Raid dei caccia statunitensi nei pressi di Sabrata in Libia. Obiettivo dell'attacco, riferisce il 'New York Times', avvenuto alle prime ore di stamani, era un comandante jihadista tunisino, Noureddine Chouchane, legato ai due gravi attentati compiuti lo scorso anno in Tunisia: quello di marzo al Museo del Bardo, a Tunisi, nel quale morirono 22 persone, tra cui quattro italiani, e quello di giugno sulla spiaggia di Sousse, che provocò 38 morti.
Il portavoce del Pentagono, Peter Cook, ha confermato il raid Usa contro un campo di addestramento dell'Is. "Dimostra che colpiremo lo Stato Islamico ogni volta che sarà necessario, usando tutti i mezzi a nostra disposizione" ha detto Cook.
Secondo le fonti locali citate dal 'New York Times', nel raid sono rimaste uccise 41 persone e una fonte militare ha dichiarato a 'The Hill' che è "probabile" che tra questi vi sia Chouchane. Nella sua dichiarazione il Pentagono si limita a dire che si stanno "valutando i risultati dell'operazione e forniremo ulteriori informazioni quando sarà appropriato".
''Si prevede che la distruzione del campo e l'eliminazione di Chouchane avranno un impatto immediato sulle capacità dell'Is in Libia, anche nel reclutare nuovi membri, creare basi e potenzialmente pianificare attentati contro interessi Usa nella regione'', ha aggiunto Cook.
Secondo fonti dell'ospedale di Sabrata citate dal Libya Herald le vittime sarebbero tutti "arabi" di diversi Paesi e non ci sarebbero libici, così come confermato in una nota dal consiglio comunale di Sabrata. L'operazione è scattata "nelle prime ore di oggi", si legge nel comunicato diffuso tramite Facebook, in cui si parla di un "bombardamento aereo che si presume sia stato effettuato da caccia stranieri" e che "ha causato il panico" in diverse aree della città. Secondo la nota, "è stata presa di mira un'abitazione nel cuore di un quartiere residenziale nella zona di Qasr al-Alalga, a circa 8 km dal centro della città in direzione ovest".
Il sindaco della città, Hussein Dawadi, ha detto ai media locali che ci sono almeno due donne tra le vittime dell'operazione. Il ministero degli Esteri tunisino ha riferito di vittime tra tunisini e algerini. Secondo i media libici c'è anche un cittadino della Giordania tra i 41 morti.