Idf: ucciso comandante divisione aerea Hezbollah in raid su Beirut. Usa, Francia e altri Paesi alleati chiedono cessate il fuoco. Allarme dell'Onu: Paese dei cedri "sull'orlo del baratro"
Israele non si ferma, gli attacchi in Libano continuano. Il premier Benjamin Netanyahu oggi 26 settembre smentisce le indiscrezioni secondo cui avrebbe dato il via libera ad una tregua, seppure con condizioni, e a una riduzione dei combattimenti in Libano.
"La notizia del cessate il fuoco non è vera. Si tratta di una proposta franco-americana, alla quale il primo ministro non ha nemmeno risposto. Anche le notizie sulla presunta direttiva per moderare i combattimenti nel nord sono il contrario della verità. Il primo ministro ha incaricato le Idf di continuare i combattimenti con tutta la forza e secondo i piani presentatigli", si legge in una nota dell'ufficio del primo ministro. "Inoltre - conclude la nota - i combattimenti a Gaza continueranno finché tutti gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti".
Anche il ministro degli Esteri israeliano ha confermato che non ci sarà "alcun cessate il fuoco" al confine libanese. "Continueremo a combattere con tutte le nostre forze contro l'organizzazione terroristica Hezbollah fino alla vittoria e al ritorno sicuro degli abitanti del nord nelle loro case", ha promesso Israel Katz in un post sul social X.
La proposta franco-americana a cui fa riferimento Netanyahu è contenuta in una dichiarazione congiunta rilasciata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dal suo omologo francese Emmanuel Macron dopo un'intensa campagna di bombardamenti durata tre giorni in cui sono morte più di 600 persone: "È tempo di un accordo sul confine tra Israele e Libano che garantisca sicurezza e protezione per consentire ai civili di tornare alle loro case. Lo scambio di fuoco dal 7 ottobre, e in particolare nelle ultime due settimane, minaccia un conflitto molto più ampio e danni ai civili".
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver condotto un attacco mirato a Beirut nel quale è stato eliminato il comandante della divisione aerea di Hezbollah, responsabile anche dei droni dell'organizzazione sciita, in un raid condotto alcune ore fa sulla periferia meridionale di Beirut. Lo riporta l'emittente Kan.
Nella notte l'Idf ha colpito circa 75 obiettivi di Hezbollah, con i caccia dell'aeronautica militare che hanno preso di mira, nella valle della Bekaa e nel Libano meridionale, depositi di armi, lanciarazzi diretti contro Israele, edifici militari, terroristi e infrastrutture di Hezbollah.
Almeno 26 persone sono morte, ha riferito il ministero della Sanità libanese, spiegando che 20 persone sono state uccise a Younine , nel nord-est del Libano, tra cui 19 siriani. Inoltre tre sono stati uccisi nelle città del distretto di Tiro, mentre a Qana, nel Libano meridionale, si registra una vittima. Due persone, infine, sono state uccise a Cadmo.
Gli esponenti di destra del governo israeliano hanno sollecitato pubblicamente Netanyahu a non accettare nessuna tregua, affermando che ciò non avrebbe alcuna giustificazione morale e servirebbe solo a consentire a Hezbollah di riorganizzarsi dopo la serie di colpi ricevuti.
Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha twittato che "la campagna nel nord dovrebbe concludersi con uno scenario: schiacciare Hezbollah, impedendo la sua capacità di danneggiare i residenti del nord. Non bisogna dare al nemico il tempo di riprendersi dai duri colpi ricevuti e di riorganizzarsi per la continuazione della guerra dopo 21 giorni".
Di diverso avviso il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, secondo il quale Israele dovrebbe accogliere l'appello franco-americano. "Lo Stato di Israele dovrebbe annunciare questa mattina che accetta la proposta di cessate il fuoco Biden-Macron, ma solo per 7 giorni, per non consentire a Hezbollah di ripristinare la catena di comando e controllo. Non accetteremo alcuna proposta che non includa la rimozione di Hezbollah dal nostro confine settentrionale", si legge sull'account X di Lapid.
"Qualsiasi proposta avanzata dovrà consentire ai residenti del Nord di ritornare immediatamente sani e salvi nelle loro case e portare alla ripresa delle trattative per l'accordo sugli ostaggi. Qualsiasi violazione, anche la più lieve, del cessate il fuoco porterà Israele ad attaccare nuovamente con tutta la sua forza e in tutte le zone del Libano".
Hezbollah: razzo lanciato ieri ha testata 500 kg e gittata 190 km
Il missile balistico lanciato ieri da Hezbollah verso il centro di Israele trasportava una testata da 500 chilogrammi. Lo ha dichiarato il gruppo islamista in un breve video in cui vanta le capacità del 'Qader-1', aggiungendo che ha una gittata di 190 chilometri.
Il missile è stato intercettato dal sistema di difesa aerea a medio raggio David's Sling di Israele e non ha causato danni o feriti. Hezbollah ha affermato di aver preso di mira il quartier generale del Mossad nei pressi di Herzliya, nel distretto di Tel Aviv.
E' salito ad almeno 41.534 il numero dei palestinesi uccisi dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza lo scoro 7 ottobre, mentre sono 96.092 le persone rimaste ferite. Lo rende noto il ministero della Sanità della Striscia di Gaza spiegando che solo nelle ultime 24 ore si contano 39 morti e 86 feriti.
Almeno 15 persone sono morte in un raid aereo sulla scuola Hafsa al-Faluja nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia. Lo riferisce l'agenzia di stampa Wafa spiegando che tra le vittime si contano donne e bambini. Nel raid sono rimaste ferite decine di persone, tra cui alcune in modo grave, riferiscono i soccorritori mentre si scava sotto le macerie.