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Israele, Netanyahu prepara attacco a Rafah: "Via i civili"

L'offensiva si allarga alla città nel sud della Striscia di Gaza

Soldati israeliani
Soldati israeliani
10 febbraio 2024 | 00.57
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Israele prepara l'attacco a Rafah e il premier Benjamin Netanyahu ordina l'evacuazione dei civili dalla città nel sud della Striscia di Gaza, dove si concentrerà la prossima operazione dell'esercito. Netanyahu chiede all'establishment della difesa di presentare piani per smantellare i battaglioni di Hamas nell'area di Rafah. In una nota, si legge che il premier afferma che "è impossibile raggiungere l'obiettivo della guerra di eliminare Hamas e lasciare quattro battaglioni di Hamas a Rafah". "D'altra parte -aggiunge- è chiaro che un'operazione massiccia a Rafah richiede l'evacuazione della popolazione civile dalle zone di combattimento".

Dopo il Nord della Striscia e Khan Yunis, quindi, si profila un nuovo step nell'operazione iniziata dopo l'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Gli Stati Uniti hanno avvertito ieri Israele che un'operazione a Rafah, dove si trovano circa 1,3 milioni di sfollati palestinesi, sarebbe "un disastro".

Il copione, intanto, appare delineato. "Siamo determinati a cambiare la realtà della sicurezza e ciò sta avvenendo già in questi giorni, e continuiamo a prepararci per l'espansione della guerra e l'offensiva", dice il comandante del comando settentrionale delle forze di difesa israeliane, il maggiore generale Ori Gordin, incontrando i sindaci delle città di confine del Libano evacuate. Il generale precisa che "il nostro obiettivo è cambiare la situazione della sicurezza nel nord in modo da consentire ai residenti di tornare sani e salvi".

L'obiettivo dei militari è di "cambiare la situazione della sicurezza nel nord in modo da permettere ai residenti di tornare in sicurezza", l'esercito continua "a preparare l'espansione della guerra e ad andare all'offensiva" contro Hezbollah, dice Gordin.

Sono 80mila le persone evacuate dal nord d'Israele, dopo che la milizia sciita ha iniziato a bombardare l'area l'8 ottobre, alll'indomani del massacro compiuto da Hamas in Israele che ha innescato la guerra in corso a Gaza.

In un quadro ad alta tensione costante, il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas accusa Netanyahu di voler cacciare i palestinesi dalla Striscia. Questo passo rappresenta "una vera minaccia e un pericoloso preludio per realizzare la già respinta politica israeliana mirante a trasferire il popolo palestinese via dalla sua terra", si legge in un comunicato della presidenza palestinese, diffuso dall'agenzia stampa Wafa.

In questo modo si "minacciala sicurezza e la pace nella regione e nel mondo. Questa è una chiara violazione che oltrepassa ogni linea rossa", continua il comunicato, chiedendo un intervento dell'Onu. "E' venuto il momento che ciascuno si prenda le sue responsabilità", conclude la presidenza palestinese, parlando "di una catastrofe che spingerà l'intera regione verso guerre senza fine".

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