Csis: numero impressionante di perdite militari russe ma Mosca può attingere alle scorte più vecchie
Le perdite sul campo di battaglia e le sanzioni occidentali hanno lasciato l'esercito russo in uno stato di declino, ma Mosca avrà ancora una potenza di fuoco sufficiente per andare avanti con la guerra in Ucraina. Sono queste le conclusioni di una nuova analisi del Center for Strategic and International Studies (Csis), un think tank con sede a Washington.
Il rapporto fornisce un numero impressionante di perdite militari russe: quasi 10.000 unità di equipaggiamento chiave, come carri armati, camion, pezzi di artiglieria, droni e aerei, secondo una stima. Ma afferma anche che la Russia può attingere dagli arsenali risalenti alla Guerra Fredda e alle scorte più vecchie per recuperare con i numeri ciò che potrebbe aver perso in tecnologia.
"La qualità dell'esercito russo in termini di equipaggiamento avanzato probabilmente diminuirà, almeno nel breve termine", afferma il Csis, rilevando come le perdite russe dei principali carri armati, specialmente quelli moderni, siano state gravi. "Si stima che Mosca abbia perso da 1.845 a 3.511 carri armati un anno dopo l'inizio della guerra, incluso il suo nuovo carro armato principale T-72B3, consegnato per la prima volta nel 2013".