L'annuncio del primo ministro belga, debacle del suo partito Liberali e Democratici Fiamminghi (Open Vld)
"Domani mi dimetterò da primo ministro". Lo ha annunciato il premier belga, Alexander De Croo, ammettendo la sconfitta del suo partito Liberali e Democratici Fiamminghi (Open Vld) alle elezioni europee.
Con quasi il 90% dei voti conteggiati, Open Vld è attualmente al 5,9% nelle elezioni federali (8,1% in quelle regionali), in calo rispettivamente del 2,7% e del 5% rispetto alle elezioni precedenti. "Ma i liberali sono forti, torneremo", ha aggiunto. È prassi in Belgio che dopo le elezioni il primo ministro presenti le dimissioni in modo che il re possa avviare i colloqui per formare un nuovo governo. De Croo dovrebbe quindi ricoprire il ruolo di primo ministro ad interim.
Il Belgio vira a destra ma non troppo. I separatisti fiamminghi si riconfermano prima forza del paese con il 17% delle preferenze mentre l'estrema destra di Vlaams Belang si ferma al 14%.
Anche nella parte meridionale francofona del Paese, la Vallonia, gli elettori si sono spostati a destra, con il Movimento riformista liberale francofono (Mr) che dovrebbe diventare il principale partito con circa il 32% dei voti francofoni, a seguire i centristi di Les Engagés, strappando il monopolio del Partito socialista che ha guidato la regione per decenni.
Prima delle elezioni, il leader separatista Bart De Wever ha escluso di governare con il Vlaams Belang, dovrà quindi trovare alleati al centro e centro-sinistra per formare una maggioranza nel Parlamento federale del Paese. I fiamminghi sono la maggioranza in Belgio ma il sistema elettorale è progettato per garantire un equilibrio di potere tra regioni francofone e fiamminghe.