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Elon Musk, donati 75 milioni di dollari per Trump in 3 mesi

Il patron Tesla ha donato la cifra al Super Pac da lui creato per sostenere la campagna del tycoon. Chi sono gli altri miliardari che aiutano l'ex presidente

Trump e Musk - Afp
Trump e Musk - Afp
16 ottobre 2024 | 15.22
LETTURA: 3 minuti

Elon Musk ha versato 75 milioni di dollari negli ultimi tre mesi al Super Pac da lui creato, America Pac, per sostenere la campagna di Donald Trump. I documenti presentati alla Federal Election Commission danno quindi la misura di quanto l'uomo più ricco del mondo sia diventato cruciale per il tentativo del tycoon di tornare alla Casa Bianca.

Dalle carte risulta che il miliardario fondatore di Tesla, e ora patron di X, avrebbe donato 15 milioni al Super Pac, di cui è l'unico finanziatore, a luglio, 30 milioni ad agosto ed altri 30 a settembre. America Pac è quindi diventato, senza grandi clamori, il motore principale della campagna repubblicana, impegnato principalmente in iniziative per mobilitare il voto pro Trump nei sette stati chiave.

Il tutto con risorse e numeri di volontari in campo che superano di gran lunga quelle della campagna di Trump e degli altri Super Pac. Secondo i documenti depositati, America Pac ha finora speso 30 milioni di dollari, il 40% dei suoi fondi, solo in operazioni di registrazione e mobilitazione degli elettori, con altri fondi destinati agli spot digitali pro Trump.

Musk non si limita all'impegno finanziario, ma è anche ormai personalmente coinvolto nella campagna, concentrato in particolare sulla Pennsylvania, considerato il più importante degli stati chiave, dove ha trasferito il quartier generale operativo e dove lui stesso si prepara da dare "una serie di talk" per convincere a votare Trump.

Non solo Musk, gli altri miliardari che aiutano il tycoon

Nel suo tentativo di tornare alla Casa Bianca, Donald Trump può intanto contare sul sostegno non solo dell'uomo più ricco del mondo, ma anche su altri super miliardari americani, per contrastare la raccolta record di fondi di Kamala Harris, un miliardo di dollari da quando è diventata candidata alla fine di luglio.

Dai documenti depositati alla commissione elettorale federale, risulta infatti che se il 'tech bilionare' ha versato negli ultimi tre mesi 75 milioni di dollari, Miriam Adelson, la vedova israelo-americana del magnate dei casinò Sheldon Adelson, ha donato 95 milioni nello stesso periodo. Adelson, che con il marito, scomparso nel 2021, nell'ultimo decennio sono stati tra i principali finanziatori dei repubblicani, è la finanziatrice del Super Pac Preserve America, che, come l'America Pac finanziato da Musk sostiene, con maggiori risorse, la campagna del repubblicano.

Un terzo Super Pac, Restoration Pac, ha anche un finanziatore unico: il magnate dell'industria del packaging, Richard Uihlein, che ha versato 49 milioni di dollari al gruppo negli ultimi tre mesi, facendo arrivare le donazioni in tutto a 59 milioni di dollari.

Tra gli altri miliardari che sostengono il tycoon, l'ex executive della Marvel Ike Perlmutter che insieme alla moglie Laura ha donato 5 milioni di dollari il mese scorso al Super Pac Right for America.

Creati per avere maggiore libertà e meno vincoli nel finanziare le iniziative elettorali, i political action committe (Pac) appaiono quindi essere l'arma principale di questo rush finale di Trump. Si pensi che il fondo ufficiale per la raccolta di fondi della vicepresidente, l'Harris Victory Fund, ha raccolto nell'ultimo trimestre 633 milioni di dollari, mentre quello del tycoon, Trump 47's, ha raccolto una cifra, 145 milioni, cinque volte inferiore.

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