Difesa russo: "Abbattuti tre velivoli senza pilota". Zelensky: "Controffensiva più lenta del previsto"
Tre droni sono caduti nella regione di Mosca in quello che il ministero della Difesa russo ha definito un "attacco terroristico" ucraino. "Oggi è stato sventato un tentativo da parte del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico con tre velivoli senza pilota contro obiettivi nella regione di Mosca", ha riferito il ministero della Difesa in una nota, precisando che l'attacco è "fallito" in quanto tutti i velivoli sono caduti grazie all'utilizzo di dispositivi di guerra elettronica e non ci sono state vittime né danni.
I droni sono caduti a Naro-Fominsk, mentre si dirigevano verso magazzini militari, ha reso noto il governatore della regione, Andrey Vorobyov, sul suo canale Telegram, precisando che sono stati trovati i relitti dei due droni e che i servizi si stanno occupando dell'accaduto.
"Combattimenti intensi" continuano intanto nel sud dell'Ucraina. Lo ha reso noto il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo aggiornamento sul conflitto. Secondo Londra, la Russia ha recentemente compiuto "uno sforzo significativo per costruire linee difensive nelle retrovie, in particolare negli approcci alla Crimea occupata", evidenziando la "valutazione di Mosca secondo cui le forze ucraine sono in grado di attaccare direttamente la Crimea". "La Russia continua a vedere il mantenimento del controllo della penisola come una priorità politica assoluta", ha aggiunto il ministero della Difesa britannico.
Blackout a Kiev. Nella capitale ucraina circa 100.000 utenze, in cinque distretti, sono state interessate da interruzioni nella fornitura di corrente elettrica, fa sapere l'amministrazione militare della città, che parla di "guasto nella rete elettrica". Colpita, secondo il fornitore Dtek, anche l'area intorno a Kiev. Anche ieri c'erano state brevi interruzioni di corrente in varie zone della capitale dopo attacchi russi con droni, tutti intercettati secondo le autorità ucraine.
Le operazioni delle forze di Kiev per la riconquista delle zone dell'Ucraina occupate dai russi registrano progressi "più lenti di quanto previsto", ma serve cautela perché "ci sono vite in gioco" e ci sono mine disseminate su circa 200.000 chilometri quadrati di territorio. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista alla Bbc mentre l'Ucraina afferma di aver riconquistato con la controffensiva delle sue forze otto località nella regione meridionale di Zaporizhzhia e in quella orientale di Donetsk. "Alcuni credono che questo sia un film di Hollywood e si aspettano risultati immediati. Non è così - ha detto Zelensky - Qualunque cosa vogliano alcuni, compresi tentativi di fare pressioni su di noi, con tutto il rispetto, avanzeremo sul campo di battaglia nel modo che riteniamo migliore".
Zelensky ha ripetuto che per ora non ci saranno negoziati con la Russia. Il presidente ucraino non vuole si arrivi a una sorta di di "conflitto congelato". Sulle armi nucleari tattiche russe in Bielorussia, Zelensky ha ripetuto che il leader russo Vladimir Putin "è pericoloso per noi dal 2014 quando ha occupato i primi territori" dell'Ucraina". "Parlerà dell'impiego di armi nucleari, ma non credo sia pronto a usarle perché teme per la sua vita - ha aggiunto - Ma non c'è modo di dirlo con certezza, soprattutto perché si tratta di una persona senza legami con la realtà, che, nel XXI secolo, ha lanciato una guerra su vasta scala contro il suo vicino".
"E' come se non capisse pienamente le sue stesse parole", ha risposto, esitando un attimo, Zelensky quando gli è stato chiesto delle affermazioni di Putin che ha detto che il presidente ucraino è un "disonore per gli ebrei". "Chiedo scusa, ma è come se fosse il secondo re dell'antisemitismo dopo Hitler - ha proseguito - E' un presidente che parla. Un mondo civile non può parlare in questo modo. Ma era importante per me sentire la reazione del mondo e sono grato per il sostegno".