Kiev: "Numero vittime è in fase di chiarimento"
Il numero di militari russi uccisi a Makiivka, nell'Ucraina orientale occupata dai russi, è "in fase di chiarimento". Lo ha comunicato l'esercito ucraino nel suo ultimo aggiornamento in cui ha reso noto che "fino a 10 unità di equipaggiamento militare nemico di vario tipo sono state distrutte e danneggiate" in un attacco missilistico ucraino contro una base militare a Makiivka.
In precedenza, l'esercito ucraino aveva affermato che circa 400 soldati russi erano stati uccisi e altri 300 feriti, senza riconoscere direttamente un proprio ruolo. Il ministero della Difesa russo ha affermato che "63 militari russi" sono morti nell'attacco.
Durante la scorsa notte le forze russe hanno condotto nuovi attacchi missilistici su Kiev, causando danni alle infrastrutture elettriche e blackout. Lo ha confermato il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, su Telegram. "Impianti di infrastrutture energetiche sono stati danneggiati a causa dei raid notturni. Sono stati attuati blackout di emergenza in città. Quindi ci sono anche impianti di riscaldamento rimasti senza elettricità", ha affermato. Secondo i media ucraini, poco dopo mezzanotte esplosioni sono state udite anche a Dnipro.
L'operatore energetico statale ucraino Ukrenergo ha successivamente reso noto che il sistema elettrico del Paese è "completamente sotto controllo" nonostante gli attacchi dell'esercito russo. In un messaggio su Facebook, l'azienda dell'elettricità ha dichiarato che "sfortunatamente alcuni danni sono stati fatti e che le infrastrutture energetiche sono state colpite per mezzo di droni". Ukrenergo ha spiegato che sono stati decisi una serie di limiti sui consumi energetici per evitare incidenti legati all'approvvigionamento e ha avvertito che la situazione continua ad essere particolarmente delicata a Kiev, dove continuano a verificarsi i blackout. L'azienda ha sottolineato che continua a svolgere lavori per garantire l'approvvigionamento di energia a tutti gli abitanti dopo gli ultimi bombardamenti.
DRONI UCRAINI E RUSSI - Le difese aeree di Mosca hanno abbattuto un drone ucraino mentre si avvicinava alla città russa di Voronezh. Lo ha reso noto il governo regionale, precisando che l'intercettazione del veicolo senza pilota è avvenuta di notte e che non ci sono state vittime né danni.
Un altro presunto drone ucraino ha attaccato e danneggiato un'infrastruttura elettrica nella regione russa di Bryansk, al confine con l'Ucraina. Lo ha reso noto il governatore della regione, Alexander Bogomaz, precisando che il raid non ha provocato vittime. "Stamane un drone ucraino ha attaccato nel distretto di Klimovsky e, come risultato del raid, l'infrastruttura che produce elettricità è stata danneggiata e non c'è corrente", ha dichiarato su Telegram.
Le forze di difesa aerea dell'Ucraina hanno abbattuto, invece, oltre 40 droni russi nella notte. Lo riporta su Twitter il 'Kyiv Independent', precisando che le forze russe hanno lanciato un "massiccio" attacco aereo usando droni-kamikaze di fabbricazione iraniana Shahed-131/136. Secondo il quotidiano, tutti e 39 i droni sono stati distrutti e a questi vanno aggiunti altri due droni Orlan-10 e un missile guidato X-59.
L'AUTOSTRADA DEL DONBASS - Forze russe e ucraine stanno combattendo per il controllo di un'autostrada nel Donbass. Lo ha riferito l'intelligence britannica in un nuovo aggiornamento sul conflitto nel quale si parla di scontri da cinque giorni per il controllo della P66, che transita vicino Kremina, nella parte nord di Luhansk, regione dell'Ucraina orientale sotto il controllo russo. La P66 è una "via di rifornimento chiave" dalla regione di Belgorod verso il fronte russo e il suo utilizzo è stato interrotto dall'artiglieria ucraina da ottobre, precisa l'intelligence britannica. Se l'Ucraina fosse in grado di prendere il controllo della strada, spiegano gli esperti inglesi, "molto probabilmente minerebbe ulteriormente le capacità di difesa di Kremina".