"Non sono assolutamente sicuro" che la pandemia Sars-CoV-2 "finirà nel 2021, mi aspetto che in alcune parti del mondo ancora ci saranno numeri di contagi ampi". Lo afferma in un’intervista esclusiva all’Adnkronos Salute Robert Gallo, fra gli scopritori, negli anni ’80, del virus dell’Aids e del primo test per diagnosticare l’Hiv, oggi direttore dell’Institute of Human Virology presso la University of Maryland (Usa). Gallo è stato ospite in streaming dell'evento 'Unlock_IT', seconda edizione di SudeFuturi, promosso dalla Fondazione Magna Grecia, e ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2020.
"Mi vaccinerò, ma sul fatto che debba essere obbligatorio dipende dal Paese. E' molto difficile in Usa esigere qualcosa a meno che dell'epidemia Sars-CoV-2 diventi ancora più estesa, allora potrebbe anche esserci un momento in cui il vaccino potrebbe diventare obbligatorio. Al momento la maggior parte di noi ritiene che si possa convincere le persone senza obbligarle a vaccinarsi", aggiunge Gallo.
E sulla realizzazione del vaccino in tempi record dice: "Sviluppare una terapia contro l'Hiv è stato un risultato più importante che arrivare in meno di un anno al vaccino contro Sars-CoV-2 perché, in questo caso, non è un problema realizzarlo. Quindi, per me non è stato un risultato monumentale arrivare in meno di un anno all'obiettivo del vaccino, mi ha sorpreso solo la velocità".