Smentite le notizie sul parere legale favorevole alla 'restituzione' del piccolo. L'ex ambasciatore: "Israele rispetta le leggi internazionali"
Tragedia della funivia del Mottarone, le autorità israeliane prendono le distanze dalla vicenda del piccolo Eitan, smentendo la ricostruzione dell'emittente Channel 12, secondo la quale il ministero degli Esteri e quello della Giustizia avevano espresso il parere legale che il bambino venisse riportato in Italia e restituito al tutore legale. Lo riporta il Jerusalem Post, riferendo che entrambi i ministeri negano la circostanza. Un portavoce del ministero degli Esteri ha invece riferito al Jerusalem Post che, pur essendo le autorità israeliane informate della vicenda, il caso non riveste aspetti diplomatici o politici e quindi non rientra tra le loro competenze.
"Non so quale sarà la decisione, ma Israele rispetta sempre le leggi internazionali. E' quello che posso dire". Lo afferma ad Aki-Adnkronos International l'ex ambasciatore d'Israele in Italia, Avi Pazner, a proposito dell'attivazione della Convenzione dell'Aja sul caso del piccolo Eitan. La Convezione, datata 1980, prevede - nei casi di sottrazione internazionale - di assicurare il ritorno del minore presso il suo tutore legale e il Paese di residenza.
"Israele fa sempre bene a rispettare la legge internazionale. Non sono un esperto e non voglio esprimere opinioni personali", aggiunge Pazner.