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Colonia, dopo gli scontri dispersi manifestanti del corteo anti Islam

Annullato corteo di estrema destra

(Foto Afp) - AFP
(Foto Afp) - AFP
09 gennaio 2016 | 12.39
LETTURA: 4 minuti

La polizia di Colonia ha iniziato a disperdere la marcia del partito islamofobo Pegida, dopo aver risposto con idranti al lancio di petardi e bottiglie. Secondo una portavoce della polizia un giornalista è rimasto ferito durante gli scontri.

Testimoni parlano di altri feriti, fra cui persone con tagli al volto. A quanto riferisce la polizia, circa la metà delle 1700 persone che hanno partecipato alla manifestazione di Pegida sono rimaste coinvolte nelle violenze contro gli agenti. Altri 1300 manifestanti si sono riuniti vicino alla stazione di Colonia per una dimostrazione contro Pegida.

La marcia di protesta anti immigrati era stata annullata dalla polizia dopo gli scontri con gli agenti. Testimoni hanno riferito che i disordini sono scoppiati dopo che alcuni manifestanti hanno iniziato a lanciare bottiglie e petardi contro gli agenti. La polizia ha reagito con delle cariche e ricorrendo all'uso degli idranti.

Sono 1700 gli agenti di polizia che stanno presidiando questo pomeriggio le strade di Colonia, dove si stanno svolgendo una serie di manifestazioni. Circa 1000 manifestanti appartenenti al movimento Pegida e a quello Pro-Colonia si erano dati appuntamento sulla piazza davanti alla stazione, il luogo in cui sono avvenute le aggressioni la notte di San Silvestro, mentre sono in programma anche contro-manifestazioni ad opera di gruppi che difendono la necessità di accogliere gli immigrati.

Intanto Angela Merkel torna a parlare di "atti criminali ripugnanti", tali da esigere "una risposta chiara" e pensa ad un inasprimento delle leggi dopo quanto accaduto la notte di San Silvestro a Colonia. Merkel ha rilasciato alcune dichiarazioni in occasione del vertice della leadership della Cdu a Magonza e che ha prodotto la cosiddetta "dichiarazione di Magonza".

"Le modifiche legislative rientrano negli interessi dei cittadini ma anche negli interessi della maggior parte dei rifugiati", ha sottolineato la cancelliera. L'idea sarebbe quella di privare del diritto asilo i rifugiati condannati a pene detentive o anche solo alla libertà condizionata. La Cdu propone inoltre la possibilità di abbassare la durata della condanna oltre la quale si può procedere all'espulsione di un cittadino straniero, attualmente fissata a tre anni.

"Bisogna colmare le lacune che esistono nella legge sui reati sessuali", ha spiegato il ministro della Giustizia Heiko Maas al domenicale della Bild, 'Bild am Sonntag', a pochi giorni dai fatti di Colonia. In futuro dovranno dunque essere considerati casi di violenza sessuale anche quelli in cui la vittima non è costretta attraverso atti violenti ma anche attraverso minacce dal suo aggressore o in casi in cui la vittima tema di essere oggetto di violenze.

Finora l'ordinamento penale classifica come stupro solo l'aggressione sessuale in cui la vittima sia stata colpita, la sua vita sia stata minacciata o si sia trovata in una situazione in cui è indifesa. "Una modifica della legge contribuirà a spingere le donne aggredite a sporgere denuncia e farà sì che le aggressioni sessuali vengano adeguatamente punite", ha affermato il ministro della Famiglia Manuela Schwesig.

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