Il presidente russo incontra la cancelliera Merkel: "Democrazia non si costruisce dall'esterno"
"I talebani controllano quasi tutto l'Afghanistan, questa è la realtà con cui abbiamo a che fare. Stiamo lavorando sul premessa che i talebani non sono arrivati al potere per fare disintegrare il Paese". Così il presidente russo Vladimir Putin in una conferenza stampa con la cancelliera tedesca Angela Merkel al Cremlino, a Mosca. "Spero che i talebani mantengano le loro promesse", aggiunge.
Il presidente russo sottolinea come sia "necessario fermare la politica irresponsabile di imporre dall'esterno i valori di qualcun altro, il desiderio di costruire la democrazia dall'esterno secondo i modelli di qualcun altro, senza tenere conto delle peculiarità storiche, culture e religiose, ignorando completamente le tradizioni dei popoli".
"Conosciamo l'Afghanistan molto bene - continua Putin - sappiamo come questo Paese è organizzato e quanto controproducente è cercare di imporre forme insolite di governo e di vita sociale....Allo stesso tempo vediamo che i Talebani hanno già annunciato la fine delle ostilità, hanno iniziato a occuparsi della sicurezza pubblica per i residenti locali e le missioni diplomatiche straniere".
Il presidente evidenzia come sia importante evitare "la penetrazione di terroristi travestiti da profughi" nei Paesi vicini.
Nella conferenza, viene toccato il tema legato alla detenzione di Alexey Navalny, l'oppositore in carcere da mesi. Merkel ha chiesto il rilascio del dissidente. Navalny "non è stato condannato per la sua attività politica", dice Putin: "Noi vogliamo l'evoluzione della società russa, non rivoluzioni".