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Comunicato stampa

Anche nel Lazio riaprono le sale slot: ecco come funziona

Anche nel Lazio riaprono le sale slot: ecco come funziona
07 luglio 2020 | 10.10
LETTURA: 4 minuti

Milano, 7 Luglio 2020 - Dopo la riapertura di negozi, ristoranti e locali, dal primo luglio ripartono anche ballo all’aperto, sale slot e sale bingo. È il contenuto della nuova ordinanza della Regione Lazio, datata 20 giugno 2020.

La nuova apertura di sale bingo e slot laziali scatta a circa due settimane di distanza da quella delle sale scommesse, che hanno seguito la ripresa del campionato di Serie A. La Regione è stata l’ultima in Italia a far ripartire il settore del gioco (nelle altre le sale slot hanno riaperto tra il 15 e il 19 giugno), dopo un prolungato periodo di lockdown.

Quasi quattro mesi di chiusura durante i quali il canale online è stato l’unico per vivere il piacere del gioco. E oggi resta una valida alternativa alle sale slot tradizionali. Un mercato ricco di proposte, di cui fanno parte slot online e tutti i principali giochi da casinò, dove orientarsi può richiedere il supporto di portali specializzati. Come dimostrano le recensioni delle migliori slot online su CasinoHex, guida digitale di riferimento nel settore dei casinò online del nostro Paese.

Le linee guida per la riapertura di sale slot e bingo

Oltre che un’ulteriore opportunità di svago per i cittadini, la riattivazione del settore del gioco rappresenta un vantaggio per l’erario. È un’industria che genera ogni anno entrate per 10 miliardi di euro. Ma come funzionerà la riapertura? Le linee guida sono ormai definite e includono sanificazione degli apparecchi, distanze di sicurezza e registrazione delle presenze.

Entrando nello specifico, sia nelle sale slot, che nelle sale giochi e bingo, è prevista la rilevazione della temperatura corporea. Vietato l’accesso se supera i 37,5°C. Per le postazioni di gioco sono disposte pulizia e disinfezione costante, così come per le aree comuni, ogni volta che arriva un nuovo cliente. E per ridurre il rischio di contagio, sono eliminate dai locali riviste e materiale informativo che potrebbe essere usato da più persone.

L’attività ha inoltre il compito di conservare il registro delle presenze per 30 giorni, assicurando ai clienti il rispetto della normativa sulla privacy. Gli ingressi vanno contingentati in modo da rispettare sempre le distanze di sicurezza. Come si legge nell’ordinanza della Regione Lazio, infatti, è necessario stare ad almeno un metro dagli altri (fatta eccezione per i conviventi).

Altro obbligo del gestore è mettere a disposizione dei clienti guanti monouso, e usare la segnaletica a terra per il distanziamento interpersonale. Opzionale invece l’installazione di divisori in plexiglas tra le sedute.

Le condizioni per la riapertura fissate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Prima ancora degli enti locali, a consentire la ripartenza del settore gioco è stata l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che ha pubblicato la Determinazione Direttoriale con le condizioni per la riapertura delle sale slot e bingo.

Condizione indispensabile perché una sala slot o una sala bingo possa ripartire è l’accertamento della compatibilità tra l’attività svolta e lo stato della situazione epidemiologica. Valutazioni che sono lasciate a Regioni e Provincie Autonome, cui spetta anche il compito di individuare i protocolli e definire delle linee guida per la riduzione dei contagi effettivamente applicabili nel territorio. Naturalmente ogni disposizione regionale deve seguire indicazioni e principi validi a livello nazionale.

Anche nel Lazio possono quindi ripartire solo sale slot, giochi e bingo che hanno ottenuto l’autorizzazione dalla Regione. E ciò si applica a tutti gli altri esercizi che offrono slot machine e gli altri giochi tipici di queste sale.

Quanto alla raccolta dei giochi pubblici, è possibile solo per le attività che hanno aderito ai provvedimenti della Regione previsti dal D.P.C.M. dell’11 giugno 2020. I controlli sul gioco pubblico sono affidati alle Direzioni Territoriali dell’ADM.

Queste hanno inoltre il compito di far rispettare le misure di contenimento e prevenzione specificate nei protocolli adottati dalle Regioni. In caso di violazioni, i gestori delle sale vanno incontro a diffide e sospensioni dell’attività.

La severità delle misure varia a seconda della gravità dell’infrazione, ma l’attenzione alle norme è fondamentale, specialmente in questo particolare contesto sociale, per non avere brutte sorprese. Stando alla Determinazione Direttoriale della Direzione Generale ADM del 12 giugno, basta non separare correttamente i percorsi di entrata ed uscita per rischiare la chiusura fino a un massimo di 3 giorni.

Chiaramente si tratta di disposizioni nazionali. Applicate non solo nel Lazio ma nell’intero Paese, che ha ufficialmente ridato il via al gioco. Anche se non definitivamente. La Provincia di Bolzano rimarrà gambling free fino al 15 luglio, giorno in cui anche nel capoluogo trentino si apriranno di nuovo le porte di sale slot e bingo.

Fonti:

http://www.regione.lazio.it/rl/coronavirus/nuova-ordinanza-ulteriori-misure-per-la-prevenzione-e-gestione-dellemergenza/

https://www.ilfaroonline.it/2020/06/29/dal-1luglio-riaprono-sale-bingo-e-slot-machine-nel-lazio-ecco-le-linee-guida/348590/

https://www.jamma.tv/adi/riapertura-giochi-ecco-la-determina-delladm-su-riavvio-e-sanzioni-199583

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