"Rallentamento consistente nei prossimi trimestri"
"Le conseguenze economiche" della guerra in Ucraina "per l'area euro hanno continuato a farsi sentire dal nostro ultimo incontro in giugno e le prospettive si fanno più fosche". Lo dice la presidente della Bce Christine Lagarde, in audizione a Bruxelles alla commissione Econ del Parlamento Europeo. "Ci aspettiamo che l'attività rallenti in modo consistente nei prossimi trimestri", aggiunge, a causa di una serie di motivi: "L'inflazione sta facendo diminuire la spesa e la produzione nell'economia. La forte domanda per i servizi che è arrivata con la riapertura dell'economia sta perdendo spinta. La debolezza della domanda globale e le condizioni in peggioramento per il commercio vogliono dire meno sostegno per l'economia dell'Eurozona. E l'incertezza resta elevata, come viene riflesso alla fiducia in calo di famiglie e imprese". "Il 2023 sarà sicuramente un anno difficile" aggiunge.
Nell'area euro "la politica economica deve essere disegnata in modo tale per cui vengano aiutati coloro che si trovano in stato di bisogno, non in modo da aiutare tutti", perché altrimenti avrebbe effetti inflazionistici.
Il Transmission Protection Instrument, lo 'scudo anti spread' della Bce, "non è pensato per un Paese in particolare" e prevede "quattro criteri: rispetto delle regole di bilancio Ue, assenza di gravi squilibri macroeconomici, sostenibilità del bilancio e politiche macroeconomiche solide e sostenibili". E', quindi, concepito per una situazione in cui "le cose vanno secondo il percorso stabilito, nel rispetto delle regole e del quadro regolatorio", e ciò malgrado si verifichino "disordini di mercato non giustificati dai fondamentali o da errori macroeconomici che possono essere stati fatti".