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Timore vaccini, dal covid alle malattie batteriche invasive: pericolo meningite per bambini e adolescenti

L’allarme dell’esperto: “E’ necessario vaccinare contro i diversi ceppi del meningococco e seguire uno stile di vita sano”.

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15 marzo 2022 | 12.07
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La paura per i vaccini non è solo del covid ma è comune ad altre patologie. Un timore che, rischia di far tornare alla ribalta alcune terribili malattie infettive come le malattie batteriche invasive che possono essere prevenute con uno specifico vaccino; in particolare le meningiti. “Sono delle malattie acute infettive molto gravi che causano appunto l'infiammazione delle meningi - spiega Rocco Russo, Specialista Ambulatoriale Pediatra presso l’ASL di Benevento -. Le meningi sono guaine che avvolgono il midollo spinale e il cervello che, quando vengono interessate dall'infiammazione causata dall'infezione batterica o virale, possono creare gravissimi danni e conseguenze irreparabili anche al bambino”.

Esistono vari batteri che causano le meningiti e alcune sono più pericolose. “Tra questi batteri c’è il meningococco, di cui riconosciamo circa 12 sierogruppi – continua Russo -. I più dannosi per la popolazione sono quelli del gruppo di ACWY e quello di tipo B che insieme causano la maggior parte delle infezioni in tutta la popolazione. Le meningiti possono riguardare tutte le fasce d’età ma lo strumento più efficace per proteggersi è quello della vaccinazione insieme a un sano stile di vita, in particolare per quanto riguarda gli adolescenti, che eviti l'uso del fumo e rispetti alcune norme igieniche”.

Ribadita così l’importanza della prevenzione nell’ambito di “Pre-Occupiamoci della meningite”, un progetto editoriale di sensibilizzazione sui rischi legati alla meningite, ideato e promosso dal Gruppo Adnkronos con il supporto non condizionante di Gsk Italia. “Premesso che la vaccinazione può essere effettuata in qualsiasi fascia di età, il Piano nazionale vaccini prevede in alcune regioni la possibilità di vaccinare al tredicesimo mese non solo per il meningococco di tipo C – spiega l’esperto - ma anche per ACWY insieme al morbillo, parotite, rosolia e varicella e poi fare un'altra dose di richiamo nella fascia 11-18 anni insieme al vaccino contro difterite-tetano-pertosse e polio. In particolare, per quanto riguarda il meningococco B, poiché l'incidenza è particolarmente significativa nei primi mesi di vita, è importante fare la vaccinazione il prima possibile secondo le indicazioni del Piano Nazionale vaccini. Abbiamo infine un’altra fascia di età a rischio, che è quella adolescenziale, dove registriamo un secondo picco di incidenza. Anche in questo caso è ovviamente di fondamentale importanza proteggere gli adolescenti con il vaccino contro il meningococco B”.

La meningite ha un esordio particolarmente subdolo soprattutto nei bambini più piccoli con delle manifestazioni e una sintomatologia molto sfumata. “I sintomi vanno dalla febbricola per poi manifestarsi in modo più rilevante, come febbre alta e dolore al collo, rigidità nucale, cefalea, vomito, sonnolenza e, nei bambini più piccoli, un rigonfiamento anteriore della fontanella bregmatica. Tutti sintomi che è importante il genitore tenga sotto osservazione per contattare il proprio pediatra di riferimento tempestivamente, il quale a sua volta, valuterà la necessità di mettere in atto tutti gli interventi urgenti finalizzati a proteggere la salute del bambino”.

Ma qual è per l’appunto il ruolo del pediatra nel dialogo con i genitori su queste tematiche? “Il pediatra ha ruolo fondamentale che fa da guida ai genitori per una scelta che deve essere soprattutto libera e consapevole – risponde Russo -. Molti genitori ritengono superfluo vaccinare i loro bambini per un determinato ceppo, in quanto non sono consapevoli dei gravissimi danni che lo stesso possa arrecare. Ecco perché è fondamentale informarsi correttamente, tramite un buon rapporto col proprio pediatra e soprattutto, anche quando si vuole consultare internet, è fondamentale andare su siti istituzionali come quelli del Ministero della salute, della stessa Società italiana di pediatria (Sip) o di altre associazioni che lavorano sul territorio e divulgano le informazioni anche attraverso i canali social”.

Tutto questo per superare i timori dei genitori e rassicurarli rispetto alle vaccinazioni. “In primis la paura è che il vaccino possa scatenare delle reazioni avverse o qualche manifestazione simil-meningitica. Non è assolutamente così, si tratta di vaccini sicuri ed efficaci, testati a livello internazionale – conclude l’esperto -. Tantissimi bambini al mondo al giorno ogni ora ogni minuto vengono salvati dalla meningite proprio grazie al vaccino.

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