Il ponte sullo stretto di Messina sarà "un ponte che permetterà alle infrastrutture, alle imprese e alle aziende e alla portualità italiana di avere uno sviluppo senza precedenti che si inserisce in un contesto di investimenti pari a 11 miliardi per il potenziamento ferroviario tra Palermo e Messina. L'importante è che il mare unisca, come il ponte unirà". Lo ha detto Matteo Salvini, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti intervenendo al secondo Summit nazionale dell'Economia del Mare Blue Forum che si sta svolgendo a Gaeta.
"Il tema del mare è centrale, così come quello dell'aria. Che non ci sia un'ideologia green contro lo sviluppo e l'industria, che arriva all'assurdo di penalizzare le economie e le aziende e mobilità più sostenibili", ha continuato Salvini.
"Le aziende italiane sono all'avanguardia sulla sostenibilità" ha sottolineato il ministro specificando come la transizione ecologica abbia "bisogno dei suoi tempi" e che non bisogna accelerarla "a colpi di tasse". "Io penso che alla fine di questi 5 anni l'Italia possa vivere una rivoluzione economica, infrastrutturale, culturale e sociale che forse dobbiamo tornare al secondo dopoguerra per avere uno sviluppo simile", ha commentato Salvini.
"Stiamo lavorando a una riforma della legge sui porti che rimetta anche l'Art, l'Autorità della regolamentazione dei trasporti al suo giusto ruolo. Ci sono tematiche europee che stiamo seguendo passo passo. L'obiettivo è quello di rendere strutturale gli interventi di marebonus e ferrobonus che non siano una tantum ma abbiano continuità", ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.