Sull'economia circolare "c'è ancora molto da lavorare nei contenuti". Così all'Adnkronos, Carlo Montalbetti, direttore generale Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli imballaggi a base cellulosica, commenta le versioni circolate fino a oggi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) in merito alle risorse relative all'economia circolare. Secondo Montalbetti, per l'industria del riciclo di carta e cartone occorre intervenire su tre assi: ecodesign, logistica e impianti.
Sulla progettazione degli imballaggi, secondo Montalbetti, "bisogna dare una forte spinta per l’innovazione andando possibilmente verso imballaggi monomateriali e quindi facilmente recuperabili e riciclabili. La progettazione dunque dal punto di vista dell’imballaggio è il primo punto e questo riguarda i settori industriali". Inoltre, "bisogna indirizzare gli investimenti in nuovi campi: penso al consumo a casa di cibo con il delivery e alla necessità di reinventare e riprogettare i contenitori che portano gli alimenti che possono essere fatti a base cellulosica ma accoppiati per esempio con plastiche biodegradabili e quindi destinati alla raccolta dell’organico".
Il secondo punto "è quello della logistica. Ad oggi abbiamo uno spostamento di circa 700mila tonnellate solo di carta e cartone che dal sud vanno verso le aree industriali del centro e del nord per il riciclo e viaggiano sostanzialmente su gomma. Questo vuol dire forti investimenti per trasferire una parte importante su ferro". Il terzo punto riguarda "la svolta nello smaltimento degli scarti di lavorazione industriale. E qui vuol dire un utilizzazione per quanto sia il più spinta possibile nel recupero delle fibre: qui l’industria cartaria sta investendo e il recovery potrà dare una mano importante a questi impianti che si chiamano di lavaggio che permettono di recuperare fibra".