Ciriani: "Sulla proroga stiamo ancora discutendo". Aperture su Sal o proroga onerosa. Opposizioni lasciano lavori Commissione Bilancio Senato
Il ministero dell’Economia "esclude (e smentisce) qualsiasi ipotesi di proroga del Superbonus" nella Manovra 2024 "circolata in queste ore e pubblicata da alcuni organi di stampa". Così una nota del Mef. Mentre il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, afferma che "sul superbonus stiamo ancora discutendo perché è una misura costata 130 miliardi, una vera voragine per i conti dello Stato. È un tema su cui ci si deve muovere con molta, molta accortezza, perché prima di scrivere una norma e di garantire che venga approvata dal Parlamento bisogna fare riflessioni molto accurate: si tratta di misure che costano un sacco di soldi".
Dal canto suo il senatore Dario Damiani (FI), uno dei relatori della manovra, dopo la riunione della Commissione Bilancio del Senato ha reso noto che "sul Superbonus c'è una proposta sullo stato avanzamento dei lavori straordinario, e c'è anche quella della proroga che è onerosa. Nel caso la proroga sarebbe di un paio di mesi, non di più. Però il governo deve essere d'accordo su questa cosa. Se non è d'accordo non si può fare. Il comunicato del Mef dice che non si può fare, però il ministro Ciriani ha detto che al momento è un tema sul quale si può riflettere. Quindi c'è un'apertura ancora in questo senso. Vediamo. Se ci sarà una chiusura ci ritireremo senza problemi".
Ciriani ha poi spiegato che "il calendario ufficiale prevede l'approdo della manovra in Aula al Senato tra il 18 e il 20 dicembre. E’ possibile che questa data sia rispettata, compatibilmente all’atteggiamento che avrà l’opposizione in commissione, a cui abbiamo garantito la possibilità di approfondire i macrotemi su cui il governo ha voluto soffermarsi”. “Ci sono degli emendamenti già depositati, altri li depositeremo credo in giornata poi avrà avvio la discussione approfondita in commissione. Speriamo non ci siano ritardi, ma sicuramente come sempre la manovra verrà approvata nei tempi stabiliti dalla legge”, ha concluso il ministro.
Il governo "sta lavorando" per far arrivare la legge di bilancio in aula del Senato il 18 dicembre, come stabilito nei giorni scorsi dalla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, ha detto uscendo dalla commissione Bilancio del Senato, la sottosegretaria all'Economia Lucia Albano, che ha aggiunto: "Chiaramente non è semplice, ma l'obiettivo rimane". Quanto all'ultimo emendamento del governo sugli investimenti per le infrastrutture, atteso per oggi, la sottosegretaria ha spiegato: "Sarà presentato nelle prossime ore, spero ci sarà per le 15, quando è convocata la commissione. Mef e Mit ci stanno lavorando".
Questa mattina in commissione Bilancio del Senato le opposizioni hanno lasciato tutte assieme l'aula poco dopo l'avvio dei lavori . "E' ridicolo e imbarazzante - ha detto la senatrice dem Beatrice Lorenzin uscendo da Sala Koch - che ci si chieda si fare l’illustrazione degli emendamenti, che a questo punto è un puro esercizio di stile rispetto al lavoro fatto durante le audizioni in questi due mesi, quando manca ancora il mitico ed epico emendamento del governo" sulle infrastrutture "e quelli dei relatori. Non abbiamo neanche una cornice in cui fare un ragionamento serio. Se la maggioranza pensa di tenerci così e giocare col Parlamento stile risiko, qui non si fa così, non è risiko né Monopoli".
"Sottolineo - ha aggiunto il senatore Tino Magni di Alleanza Verdi Sinistra - che tutte le opposizioni hanno sollevato il problema, anche perché abbiamo presentato gli emendamenti il 21 di novembre. Sono passati 22 giorni. Non accettiamo una discussione davanti a questo quadro". Mentre secondo Raffaella Paita (Iv) al di là "degli obiettivi comuni delle opposizioni, Italia Viva non illustrerà gli emendamenti finché il governo non presenterà i suoi e ci dirà nero su bianco come si procederà sul fondo parlamentare". La senatrice ha aggiunto che "se noi non diamo un metodo a questa maggioranza che pretende di farci illustrare gli emendamenti in assenza dei loro, che non ci consente di valutare e ci fa presentare i sub alla cieca, rischiamo di andare dopo Natale. Penso che sia arrivato il tempo di fare una battaglia seria e puntuale, per andare a capire se loro rotture interne sono tali per cui questa manovra rischia di andare a capodanno", ha concluso Paita.
"Le opposizioni - ha detto lasciando l'aula la senatrice del Movimento 5 Stelle, Mariolina Castellone - hanno lavorato in maniera compatta in queste settimane a una pacchetto di emendamenti, penso ai 3 firmati dai capigruppo Pd, M5s e Avs sulla sanità" tema sul quale "è tempo di dare risposte al Paese". Quanto all'impasse in commissione, ha spiegato, "noi come sempre lavoriamo in maniera costruttiva e anche stamattina più che un'illustrazione degli emendamenti, che di fatto non è partita, è stata una discussione generale sulle priorità".