Nella terza e ultima giornata del WMF - We Make Future, Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione Tecnologica e Digitale, il Mainstage, tra gli altri ospiti, ha accolto anche Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali. Intervistato da Cosmano Lombardo, Founder e CEO di Search On Media Group e ideatore del WMF, Scorza ha analizzato quali potrebbero essere i rischi tra intelligenza artificiale e privacy.
“Il blocco di chat gpt è stata soltanto una scintilla Italiana rispetto a un problema globale. Oggi la stessa problematica è su tutti i tavoli europei di molte autorità di protezione dei dati”. A dirlo è stato Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali, sul Mainstage del WMF - We Make Future, in corso a Rimini dal 15 al 18 giugno.
Scorza, nell’ultima giornata del WMF, intervistato dal Founder e CEO di Search On Media Group e ideatore del WMF, Cosmano Lombardo, ha analizzato quali potrebbero essere i rischi tra intelligenza artificiale e privacy.
“La tecnologia e il mercato non aspettano le regole, non le hanno mai aspettate, non è il loro compito aspettarle” ha affermato. E ha aggiunto: “Dobbiamo capire come si governa l’Intelligenza Artificiale, senza naturalmente fermarla, consapevoli che il ritmo del progresso tecnologico è assolutamente incompatibile con quello della regolamentazione”.
Scorza ha sottolineato come non ci sia uno scontro tra innovazione e regole ma ha posto più volte l’accento sull’importanza del rispetto della legislazione: “La mia personalissima posizione è che il mercato non è un laboratorio. Va benissimo il progresso tecnologico, ma le regole oggi vigenti vanno rispettate, in attesa delle altre, e gli esperimenti vanno fatti in laboratorio. Qui invece tutti noi siamo parte di un esperimento collettivo, che sicuramente produrrà benefici ma anche sicuramente dei rischi e problemi”.
E ha aggiunto: “La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea non contempla che ci siano ‘diritti tiranni’. Non può il diritto all’innovazione fagocitare il diritto alla privacy. Non si può amplificare il benessere complessivo facendo carne da macello dei diritti fondamentali”.
E concludendo ha ribadito: “Non c’è nessuno scontro: le regole devono diventare un vincolo affinché il progresso tecnologico si trasformi effettivamente in innovazione capace di moltiplicare le opportunità per tutti”.
Questo e molte altre sfaccettature dell’Intelligenza Artificiale sono state discusse al WMF - We Make Future, durante una tre giorni che ha messo allo stesso tavolo istituzioni, professionisti, aziende, startup, ONP, giornalisti e moltissimi altri attori sociali, per individuare la giusta direzione verso un futuro migliore.