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Donne, 9 su 10 hanno fiducia nella azienda in cui lavorano

Farmaceutica, biotecnologie e servizi: quali sono i settori a misura di donna nel Best Workplaces for Women 2024

Donne a lavoro - Canva
Donne a lavoro - Canva
15 maggio 2024 | 14.01
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L’87% delle donne si fida dell’azienda per la quale lavora. A confermarlo è il ranking Best Workplaces for Women 2024, stilato da Great Palace to Work Italia. L’indice ha raccolto le testimonianze di 75mila collaboratori di 211 aziende. I settori maggiormente a “misura di donna” sono biotecnologie, farmaceutica e servizi professionali (20%), seguiti dall’industria manifatturiera e della produzione (15%) e dall’IT (10%).

“Investire nella parità di genere aiuta le organizzazioni a creare ambienti di lavoro più equi, aumentando il grado di soddisfazione dei collaboratori”, ha dichiarato Beniamino Bedusa, Presidente di Great Place to Work Italia. Ma scopriamo la classifica dei 20 migliori ambienti di lavoro in cui impegnarsi se si è donna.

Fiducia e lavoro

Le 211 aziende sono state suddivise per numero di dipendenti (oltre 500, 150-499, 50-149, 10-49). Tra gli indicatori principali presi in considerazione per stilare il ranking c’è il Trust Index, l’indice che misura la fiducia e il grado di engagement dei collaboratori e delle collaboratrici nell’organizzazione, il quale risulta essere significativamente elevato (85%), con una differenza del +6% nel confronto con le altre aziende analizzate ai fini della creazione della classifica (79%).

Il dato è in linea con l’indice di soddisfazione generale (Great Place to Work Statement), in base al quale l’87% dei rispondenti afferma che “Tutto considerato, direi che questo è un eccellente luogo di lavoro”, rispetto all’81% fatto registrare dalle altre organizzazioni analizzate, ma non presenti in classifica.

Nelle aziende classificate come Best Workplaces for Women le donne risultano più soddisfatte degli uomini in ciascuna delle cinque aree prese in considerazione dal modello d’analisi Great Place to Work. Le aree analizzate sono: credibilità, rispetto, equità, orgoglio, coesion; eprese in considerazione dal modello d’analisi Great Place to Work. Allo stesso tempo, anche la media Trust Index è superiore nella popolazione femminile rispetto a quella maschile (87% contro 84%, +3 punti percentuali).

Quali i migliori ambienti di lavoro per una donna?

Al primo posto della classifica c’è Teleperformance, realtà attiva nel settore telecomunicazioni e leader mondiale nell’offerta dei servizi di supporto alla clientela, davanti a Biogen Italia Srl, organizzazione attiva nel campo delle biotecnologie che occupa il secondo posto. Chiude il podio American Express che offre servizi finanziari.

Divise per numero di dipendenti, sono sei le realtà nella classifica con più di 500 dipendenti. Poi ce e sono altre sei con collaboratori tra 150 e 499 e tra 50 e 149. Infine ci sono due organizzazioni di piccole dimensioni, con un numero di collaboratori compreso tra 10 e 49. Parità di genere e politiche attive stanno, quindi, raggiungendo anche le piccole realtà che tradizionalmente faticano a raggiungere gli standard qualitativi delle multinazionali. I settori più rappresentati in classifica sono: biotecnologie e farmaceutica insieme ai servizi professionali (20%), l’industria manifatturiera e della produzione (15%) e l’IT (10%).

“Analizzando i principali insight che emergono dall’edizione 2024 del ranking «Best Workplaces for Women» emerge l’importanza, per le organizzazioni, d’investire sulla parità di genere – spiega Beniamino Bedusa, Presidente di Great Place to Work Italia – L’investimento nelle buone pratiche a favore della promozione della parità di genere, mediante la creazione di un management il più possibile equilibrato tra uomini e donne, ha benefici diretti sia sullo sviluppo di ambienti di lavoro più equi sia sul grado di soddisfazione e coinvolgimento delle persone. Siamo, per questo molto felici che lo Stato italiano si sia impegnato nella Certificazione della Parità di Genere ed anche Great Place to Work sta lavorando in questo senso nel supportare le imprese, prima a certificarsi e poi a diventare eccellenti. Interessante anche il dato sulla retention della popolazione femminile attiva nei Best Workplaces for Women 2024 (89%) che è di 7 punti più alta rispetto a quella registrata nell’ambito delle altre realtà analizzate (82%). Le donne che lavorano nelle 20 aziende entrate a far parte della classifica «Best Workplaces for Women 2024» sono in gran parte caratterizzate da un elevato senso di orgoglio nei confronti della propria realtà organizzativa che le spinge a dare qualcosa in più rispetto alla soglia d’impegno mediamente richiesto”.

Full time vs Part time

Anche il tipo di contratto di lavoro incide sulla percezione delle donne nei confronti della propria azienda. Dallo studio emerge come più della metà (53%) delle donne impiegate nei Best Workplaces for Women 2024 abbia un contratto full-time, contro il 47% di donne con un impiego part-time. Tra gli uomini, invece, solo il 22% ha un contratto part-time. Un dato in linea con il trend fatto registrare da tutti gli studi di settore, che vede le donne accedere maggiormente al part-time per conciliare meglio l’attività professionale con i carichi famigliari e di vita. Nelle aziende classificate, inoltre, si registra un buon bilanciamento di genere tra livelli organizzativi: anche se gli uomini risultano maggiormente presenti nel management rispetto alle donne, il divario è particolarmente contenuto (-3% nel First Level Management; -2% nel Second Level Management; -1% nel C-Level).

Il dato più importante che segna un miglioramento ulteriore, anche se non ancora sufficiente è che tra le aziende più virtuose e a misura di donna il 42% del management è al femminile, percentuale che scende al 25% nelle altre aziende analizzate. Le collaboratrici delle aziende Best Workplaces for Women 2024, infine, ritengono di aver avuto maggiori opportunità di portare innovazione all’interno della propria realtà organizzativa rispetto ai colleghi uomini: l’85% afferma di averne avute molte o alcune, contro l’80% dei collaboratori.

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