“L'aspetto culturale pesa sulla parità di genere come l'aspetto più importante. Noi non siamo solo animali, siamo esseri culturali. Il che vuol dire che gli istinti che guidano gli animali a fare ed essere quello che devono da subito, in noi sono culturalizzati, ovvero entrano dentro di noi attraverso narrazioni e riti. I riti e le narrazioni che caratterizzano in questo momento la parità di genere maschile e femminile sono insufficienti, ovvero abbiamo narrazioni, racconti, interpretazioni di questa unidualità che non sono adeguati, tanto che ci sono degli scompensi chiarissimi dall'una e dall'altra parte. Mi piace allora rispondere con una cosa che avevano i greci. I greci avevano tra il singolare il plurale, il duale, che era né un singolare né un plurale, la vista, per esempio”. Lo ha detto lo scrittore Alessandro D’Avenia, a margine dell’evento “Donne, Lavoro e Sfide Demografiche”, tenutosi all’Auditorium Palazzo del Lavoro di Gi Group Holding.