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Cisco scommette sull'Italia e investe 100 mln dollari. Renzi: "Il Paese torna solido"

(Foto AFP) - AFP
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19 gennaio 2016 | 16.56
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E' un portafoglio ricco di 100 milioni di dollari quello che il colosso dell'It statunitense Cisco ha messo nelle mani del premier Matteo Renzi, scommettendo sul nostro Paese con investimenti strategici nei prossimi tre anni. Finanziamenti quelli che arrivano dall'azienda californiana che di fatto accelerano la digitalizzazione dell'Italia. Renzi ha personalmente incontrato oggi a Palazzo Chigi il Ceo della compagnia statunitense Chuck Robbins e l’Ad di Cisco Italia, Agostino Santoni. Da qui l'annuncio della multinazionale di voler giocare la partita del nostro programma digitale, "in linea con il crescente impegno del governo italiano per favorire la trasformazione digitale e coglierne i benefici".

Renzi ha subito suggellato l'impegno di Cisco con un post su Facebook. "L’Italia, sempre più aperta e attrattiva per gli investimenti internazionali. Con grandi aziende globali che non fanno più mordi e fuggi come in passato, ma hanno deciso di puntare sul nostro Paese, di scommettere sul suo futuro" ha scritto il Premier sul social. Cisco, ha sottolineato il presidente del Consiglio, "è il primo dei due giganti cui avevo accennato nella mia ultima Enews che guardano all’Italia come a un paese solido, che ha futuro e che, finalmente, favorisce chi vuole creare opportunità destinate a restare, a creare impresa, lavoro, innovazione".

"E' importante -ha aggiunto il Presidente del Consiglio- che questo avvenga sul fronte della digitalizzazione, della formazione, della creazione di start-up innovative, della ricerca. Ma anche della trasformazione digitale di settori di eccellenza della nostra economia come il manifatturiero e l’agroalimentare, entrambi simbolo del Made in Italy e della nostra qualità nel mondo". Immediata la risposta del mondo delle imprese italiane dell'Ict. "E' positivo che il premier Renzi sottolinei l'importanza del digitale, una delle chiavi di volta per ripristinare crescita e occupazione" ha detto il presidente di Confindustria Digitale, Elio Catania, all'Adnkronos.

Il dado lanciato da Cisco è stata l'occasione per Matteo Renzi di sottolineare ancora una volta che l'Italia sta cambiando passo, "la risposta migliore, insomma, -ha scritto nel suo post- a chi, forse impaurito da questo nuovo protagonismo italiano preferirebbe averci più deboli e marginali, come purtroppo è spesso accaduto in passato. Se ne facciano una ragione: l’Italia è tornata, più solida e ambiziosa. Con tanto lavoro ancora da fare", ma "anche con la consapevolezza che ce la stiamo mettendo tutta e che le grandi realtà internazionali, come oggi testimonia Cisco, tornano a scommettere su di noi".

Una visione che trova eco nella Federazione delle aziende italiane dell'Ict. Questo investimento, ha evidenziato Catania, "dimostra che quando si intuiscono che le cose stanno cambiando in un Paese come il nostro, le imprese e soprattutto le multinazionali sono pronte a scommettere". "In effetti -ha aggiunto il numero uno di Confindustria Digitale- il terreno nel nostro Paese sta cominciando a diventare fertile: si parla di innovazione, di formazione, di infrastrutture". "Veramente stiamo cominciando ad avere un'immagine diversa in giro per il mondo" ha osservato.

Con il suo investimento, Cisco ha disegnato una strategia triennale che vede in prima linea da un lato lo sviluppo delle competenze digitali, dall'altro un forte sostegno al nostro ecosistema delle stratup innovative. Sul primo punto, Cisco ha firmato un accordo con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca che prevede azioni di formazione per docenti e studenti sui percorsi del programma Cisco Network Academy, permettendo a questi ultimi di acquisire le nuove competenze digitali richieste dal mercato ed avere quindi maggiori opportunità di occupazione.

Per sviluppare invece la comunità di start up tecnologiche innovative in Italia, la multinazionale statunitense come primo passo sta valutando opportunità di investimento con Invitalia Ventures. Questo consentirà a Cisco di immettere fondi nello sviluppo delle migliori start-up del paese e di contribuire ad accelerare il potenziale tecnologico dell’Italia.

"Ammiro molto il Primo Ministro Renzi per la passione con cui persegue l’obiettivo di sfruttare la tecnologia per trasformare profondamente l’Italia, e per noi è un onore poter collaborare" ha detto il Ceo di Cisco. Chuck Robbins non ha usato mezzi termini per raccontare l'orizzonte italiano che la società californiana ha osservato: "Incrementando i suoi investimenti, Cisco svilupperà un ecosistema di talenti, imprenditorialità e innovazione che accelererà il percorso digitale del Paese e lo aiuterà a cogliere l’opportunità senza precedenti che ha di fronte".

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