Il presidente di Legambiente illustra le buone pratiche delle realtà italiane
"Da qualche anno l’Europa chiede a tutti i Paesi membri di impegnarsi nello sviluppo di un modello economico circolare, nel quale i rifiuti rappresentino una risorsa ed un’occasione. Noi abbiamo un’esperienza consolidata su alcuni di questi fronti perché, essendo un Paese con scarsità di risorse, ci siamo organizzati nel corso degli ultimi 20-30 anni e abbiamo dato vita a delle nuove filiere di economia circolare”. Lo ha detto Stefano Ciafani, Presidente di Legambiente, in occasione della presentazione del Rapporto di Sostenibilità del 2021 del Conou, il Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati, avvenuta nell’ambito dell’incontro ‘Eccellenza italiana dell’economia circolare’, organizzato presso la Sala Buzzati del Corriere della Sera a Milano.
“Tra queste filiere c’è anche quella degli oli minerali usati, il cui virtuoso operato non ha pari a livello mondiale - ha continuato Ciafani - abbiamo infatti il primato planetario nella raccolta, nella rigenerazione e nel riciclo di questi materiali. La capitale dell’economia circolare mondiale è nel nostro Paese ed è la città di Milano, dove si fa una raccolta differenziata dei rifiuti urbani molto avanzata, più che in tante città metropolitane a livello europeo".
"Anche i nostri impianti sono unici al mondo: l’unico impianto in grado di riciclare i pannolini usa e getta è in Italia, più precisamente in Veneto, nella provincia di Treviso. L’unico impianto in grado di produrre il butandiolo, che è un intermedio per la produzione delle bioplastiche, non da petrolio ma da scarti vegetali si trova ancora una volta in Italia”. “Siamo in grado di fare le cose bene e ad altissimo livello in questo Paese, è bene ricordarlo” ha concluso il Presidente di Legambiente.