I biofuel non contemplati dall'intesa tra Ue e Germania
L'accordo tra Ue e Germania per prorogare oltre il 2035 la registrazione di nuovi veicoli con motori a combustione interna non contempla i biocarburanti, a giudicare dalle parole del vice Presidente della Commissione, Frans Timmermans, che ha fatto riferimento solo al "futuro impiego degli e-fuel".
I biocarburanti almeno per ora non sono considerati. A differenza degli e-fuel, i biocarburanti sono prodotti diesel realizzati con gli scarti di vegetali (colza, soia, mais) che non sono indicati per l'uso alimentare. I biocarburanti ottenuti alla fine del processo sono il bioetanolo, realizzato attraverso fermentazione, e il biodiesel, che richiede passaggi chimici e che viene sottoposto ad un procedimento di raffinazione.
I biocarburanti alimentano i motori termici sviluppando l'anidride carbonica contenuta nei materiali vegetali utilizzati all'inizio del processo di produzione: per questo, il loro impatto ambientale viene considerato ridotto.
"Noi stiamo dimostrando come anche i biocarburanti rispettano le emissioni zero e non c'è neanche bisogno di specificarlo tecnicamente, perché se quella tecnologia risponde a quei target può essere utilizzata", ha detto la premier Giorgia Meloni nel summit andato in scena a Bruxelles venerdì 24 marzo.
"Il governo è determinato a proseguire nella strada del buonsenso: a tutela di posti di lavoro, ambiente e attività produttive e per non fare solo un enorme regalo alla Cina è necessario che l’Europa apra anche ai biofuels", dice oggi il vicepremier Matteo Salvini.