Il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali: "Arrivare al 2027 con una sempre maggiore sicurezza e qualità alimentare"
"Stiamo andando nella direzione giusta e dopo un 2021 che ha visto eccellere il nostro agroalimentare per le esportazioni, il nostro Paese ora è impegnato a spendere bene le risorse messe a disposizione nel Piano Strategico nazionale e nel Pnrr". E' quanto ha detto il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il sen. Gian Marco Centinaio, intervendo all'evento "Nuova Pac e possibili impatti sull’agricoltura italiana", organizzato da Nomisma, in collaborazione con Philip Morris Italia e con il contributo scientifico di Food Trend Foundation, in diretta streaming da Bologna. "Vogliamo dare risposte con una visione a medio e lungo termine, anche oltre la legislatura a questo settore con un'ottica futura, ai giovani e alle donne".
"Il settore primario può contare su una maggiore flessibilità a disposizione degli Stati membri. - ha aggiunto - Il Piano strategico nazionale affronta le sfide presenti e future che attendono il comparto. L'obiettivo è arrivare al 2027 con una sempre maggiore sicurezza e qualità alimentare, una più efficiente valorizzazione delle risorse naturali e un riequilibrio del valore, rafforzando la competitività delle nostre filiere".
Sempre rimanendo nell'ottica europea Centinaio ha detto che si deve valorizzare "chi sta aiutando il nostro Paese, Philip Morris sta facendo un grande lavoro per la filiera del tabacco perché sta aiutando gli imprenditori a fare ragionamenti a medio e lungo termine con contratti di filiera pluriennali. Questo è il plauso che faccio a Coldiretti e a Philip Morris che insieme a noi stanno lavorando per andare avanti con nuovi contratti di filiera, più se ne fanno meglio è per guardare al futuro".
"Siamo in un momento in cui le nostre filiere, il nostro agroalimentare di qualità è sotto attacco, dobbiamo dirlo molto chiaramente. Penso alle proposte europee sul 'Cancer Plan', al 'Nutriscore', ad alcuni passaggi sulla Pac che mi hanno visto un po' perplesso perché io continuo a pensare che la Pac sia un'opportunità però la vedo un po' troppo Pac ambientale piuttosto che agricola, avrei voluto una Pac più a tutela degli agricoltori anziché del mondo ambientale".
Quindi, ha proseguito Centinaio, "faccio sempre il ragionamento che l'agroalimentare italiano debba andare sicuramente nella direzione di doversi guardare alle spalle anche da iniziative di questo tipo che ci stanno mettendo in difficoltà. Che stanno mettendo in difficoltà i nostri produttori di vino, per esempio, - ha spiegato - che stanno mettendo in difficoltà la zootecnia, alcune filiere che per l'Italia sono filiere fondamentali di cui non possiamo fare a meno e scelte che arrivano dall'Europa - su cui noi, in questo momento, dobbiamo stare molto attenti - rischiano di mettere in difficoltà il sistema di qualità del nostro Paese".