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Vip e politici per consegna del ‘De Sanctis’, tra premiati Affinati e Bellocchio

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27 maggio 2024 | 21.19
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Cerimonia di premiazione, al Casino del Bel Respiro di Villa Doria Pamphilj a Roma, del Premio De Sanctis per la Letteratura. Organizzato in collaborazione con la presidenza del Consiglio, il Premio De Sanctis per Letteratura ha visto tra i vincitori della XIII edizione lo scrittore Eraldo Affinati per “Delfini, Vessilli e cannonate. Autobiografia letteraria”, (Harper Collins Italia) e il regista e sceneggiatore Marco Bellocchio per la pluridecennale carriera. Tra gli altri premiati dalla giuria, presieduta da Giorgio Ficara, per il saggio breve Sara De Simone per “La vita della vita. Diari (1903 – 1923) di Katherine Mansfield” (Donzelli), mentre il premio speciale della giuria è andato a Massimo Bacigalupo per “Ezra Pound. Un mondo di poesia" (Edizioni Ares). Insignita del premio per il giornalismo Giovanna Botteri, corrispondente Rai da Parigi.

Giunto alla sua tredicesima edizione, il Premio De Sanctis Letteratura è rivolto alle eccellenze della letteratura italiana: i vincitori di questa edizione lavorano nel mondo che produce e diffonde sogni, in parole e in “immagini”. Alla kermesse ha preso parte un folto parterre di rappresentanti del governo, del mondo della politica ma anche della cultura, del cinema e dello spettacolo. Oltre al presidente del premio Gianni Letta, hanno preso la parola i ministri dell’Interno Matteo Piantedosi, della Giustizia Carlo Nordio e dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. Tra i presenti Paolo Del Brocco, Domenico Starnone, Margherita Buy, Neri Marcorè, Benedetta Porcaroli, Romana Maggiora Vergano e Giorgio Pasotti.

Presidente del Premio De Sanctis per la letteratura” è Gianni Letta che, introducendo i premiati, ha ricordato l’attività di De Sanctis e l’attualità del suo lavoro “nelle opere premiate quest’anno”. Il presidente della Fondazione De Sanctis, Francesco De Sanctis, ha osservato che il premio, la cui prima edizione risale al 2009, negli anni “ha superato i confini del campo saggistico estendendoli a nuovi confini fino a quello dei diritti umani” e ha sottolineato l’impegno della Fondazione per promuovere la cultura ad ampio raggio anche nelle carceri dove saranno portati “i capolavori letterari con il coinvolgimento di attori del cinema e del teatro per trasformare le carceri in luoghi di cultura”. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha inviato un messaggio di saluto, mentre il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto dicendo: “Questo Premio rappresenta una grande opportunità per riflettere insieme sulla forza universale della cultura, intesa come veicolo di crescita sociale e di prosperità comune - ha affermato - Un’occasione per guardare al futuro con lo stesso spirito pioneristico, il senso critico e la volontà di innovare che hanno ispirato l’opera di Francesco De Sanctis. Egli era conscio che la letteratura fosse parte fondamentale del percorso di formazione di una comunità nazionale forte e consapevole, e che fosse un imprescindibile elemento di coesione”.

Negli scritti di De Sanctis emerge “sempre con forza l’idea che la cultura sia fonte di libertà, apertura mentale e crescita civile - ha continuato Piantedosi - che essa serva a rendere una società attiva e democratica, consapevole dei propri valori condivisi, aperta, proiettata verso il benessere collettivo. È importante che il Premio sottolinei ciò con convinzione, chiamando a riflettere sui valori, sui bisogni e sulle prospettive del Paese. La qualità del confronto e del dibattito pubblico cresce grazie a questi eventi e a queste occasioni di confronto, ricche di stimoli e di ideali, utili per costruire una comunità più innovativa, inclusiva, globale”. Piantedosi ha anche espresso apprezzamento per la scelta “operata nel 2022 dalla Fondazione De Sanctis, di allargare la propria area di interesse, dedicando una sezione del Premio ai diritti umani”. A prendere la parola è stato poi il ministro della Giustizia Carlo Nordio che ha posto l’attenzione sul valore e l’importanza della cultura anche ai fini della rieducazione dei detenuti. “L’apporto della cultura in ambito carcerario è un dato di fatto e con la Fondazione De Sanctis abbiamo stabilito un accordo per portare i libri negli istituti carcerari”, ha sottolineato Nordio. Pichetto Fratin ha inoltre espresso “soddisfazione per il fatto che ci sarà nel futuro del Premio anche un filone di sostenibilità".

L’evento, promosso dalla Fondazione De Sanctis in collaborazione con la presidenza del Consiglio dei Ministri, è patrocinato da Rai e organizzato con la partecipazione di Enel, Automobile Club d'Italia, Terna e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. La giuria del Premio è composta dal presidente Giorgio Ficara, da Nadia Fusini, Raffaele Manica, Giacomo Marramao, Massimo Onofri, Raffaello Palumbo Mosca e Elisabetta Rasi.

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