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Archeologia: riapre il Mausoleo di Sant'Elena a Roma

Il Mausoleo di Sant'Elena (Foto di Fabio Caricchia, Soprintendenza Speciale di Roma)
Il Mausoleo di Sant'Elena (Foto di Fabio Caricchia, Soprintendenza Speciale di Roma)
11 ottobre 2019 | 16.44
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Un restauro iniziato nell'ottobre del 1993 che solo ora arriva alla sua conclusione. Il Mausoleo di Sant'Elena a Roma riapre al pubblico e viene 'riconsegnato' al suo quartiere, Torpignattara, con l'obiettivo di diventare un nuovo polo monumentale di aggregazione sociale per la cittadinanza.

I lavori di recupero, condotti dalla Soprintendenza Speciale di Roma in collaborazione con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, hanno permesso anche la riapertura dell'Antiquarium realizzato nella chiesetta di età moderna all'interno del complesso. Area monumentale che è stata affidata alla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra che ne garantirà l'apertura. Il Mausoleo sarà aperto al pubblico da domenica 13 ottobre e le visite saranno abbinate a quelle delle catacombe dei Santi Marcellino e Pietro.

La nuova 'restituzione' arriva a 5 anni dall'apertura al pubblico delle catacombe. Catacombe che si trovano sotto la Basilica dedicata ai Santi Marcellino e Pietro, morti durante la persecuzione di Diocleziano, fatta edificare da Costantino tra il 315 e il 326 dopo Cristo. Un edificio cui si aggiunse il Mausoleo Dinastico, a pianta centrale di oltre 20 metri, dove venne sepolta Elena, la madre di Costantino, intorno al 329 dopo Cristo. Nel Mausoleo furono inserite delle anfore vuote, dette pignatte, restaurate e ancora visibili. Da qui la zone prenderebbe la denominazione di 'Torre Pignattara' nel 1547. Si tratta, ha spigato la soprintendente Speciale di Roma, Daniela Porro, "di un monumento simbolo di Torpignattara". La riapertura che ha luogo "a 1690 anni dalla morte di Elena, madre dell'imperatore Costantino. Il Mausoleo - ha ricordato la Porro - è stato edificato all'inizio del quarto secolo dopo Cristo e finalmente, dopo oltre 20 anni di restauri condotti dala Soprintendenza Speciale di Roma, viene riconsegnato alla cittadinanza. E' un importante testimonianza storica del territorio e crea, allo stesso tempo, un luogo di aggregazione sociale e culturale. E questo a cinque anni dall'apertura delle catacombe dei Santi Marcellino e Pietro".

Il Mausoleo di Sant'Elena fu edificato, dunque, dall'imperatore Costantino all'interno della proprietà imperiale nota come fundus Laurentus (o Lauretum), collegata al palazzo imperiale del Sessorium che sorgeva vicino a Porta Maggiore. La zona fu occupata, nella tarda età repubblicana, da necropoli che si estendevano lungo l'antica via Labicana, l'attuale via Casilina.Tra il II e IL III secolo dopo Cristo fu occupata dal cimitero degli equites singulares, i cavalieri della guardia imperiale e da sepolture di alcuni martiri.

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