E' stato il 'suo' luogo di osservazione privilegiato, inaccessibile ai più, dal quale scrutava il via vai di carrozze del Corso e il frenetico movimento di piazza Venezia, all'epoca piazza San Marco, a Roma. Una sorta di buen retiro per Maria Letizia Ramolino, la mamma di Napoleone Bonaparte, ribattezzata 'Madame Mère', che abitò nel palazzo Bonaparte per alcuni anni dal 1818. Ora quel passetto e l'intero edificio, tornano a disposizione dei romani e dei visitatori. Che potranno guardare dallo stesso punto di osservazione di 'Madame Mère' l'attuale Piazza Venezia con l'Altare della Patria, una vista assai diversa da quella che vedeva la mamma dell'Imperatore dei Francesi. Ai suoi tempi infatti il Vittoriano non esisteva e la piazza avevo un altro aspetto.
Domani, infatti, dopo un lungo restauro, verrà inaugurato il primo spazio Generali Valore Cultura a Palazzo Bonaparte. L'edificio diventerà un nuovo polo artistico e culturale grazie alla partnership con Arthemisia: in uno degli edifici storici più belli e preziosi di Generali (passato al Gruppo triestino con l'acquisizione di Assitalia che, dal 1972, era proprietaria del Palazzo) saranno accolte mostre, eventi culturali e didattici con particolare attenzione alle famiglie e ai giovani.
Abitato da Letizia, "bel nome italico, che ormai sventura suona nei secoli", come scriveva Carducci nel primo libro delle 'Odi Barbare', palazzo Bonaparte conserva anche la statua del Marte Pacificatore di Canova. E racchiude di fatto tre secoli di storia con i suoi mosaici, affreschi e stucchi. Il 6 ottobre arriverà la prima mostra 'Impressionisti segreti' con oltre 50 opere provenienti dalle più importanti collezioni private del mondo, normalmente inaccessibili. Si tratta di opere per lo più mai concesse prima d’ora in prestito, di artisti quali Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Sisley, Caillebotte, Morisot, Gonzalès, Gauguin e Signac. Per celebrare l’appuntamento, domani dalle 14 alle 24 la prima apertura straordinaria di Palazzo Bonaparte per i cittadini con #PalazzoinMostra.