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Video e ricatti, Lapo Elkann nove anni dopo

Un giovane cameriere è stato arrestato nei giorni scorsi a Milano con le accuse di estorsione e tentata estorsione per aver chiesto denaro in cambio di un video. Il rampollo di casa Agnelli sarebbe stato ripreso a casa dell'uomo nel corso di un pomeriggio di trasgressione

Lapo Elkann (Infophoto) - INFOPHOTO
Lapo Elkann (Infophoto) - INFOPHOTO
07 dicembre 2014 | 11.29
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Lapo Elkann ancora vittima di un ricatto. Un giovane cameriere di una cooperativa, 31 anni, E.B., incensurato, è stato arrestato nei giorni scorsi a Milano con le accuse di estorsione e tentata estorsione per aver ricattato il rampollo della famiglia Agnelli con un video. Lapo sarebbe stato ripreso a casa dell'uomo nel corso di un pomeriggio di trasgressione, trascorso tra droga e autoerotismo. Vicenda poi smentita dall'avvocato dello stesso Lapo.

Il cameriere avrebbe ricattato Elkann chiedendo 120mila euro, 30mila dei quali versati, per non diffondere il video. L'uomo è stato sorpreso martedì al Four Season di Milano con la busta che avrebbe dovuto contenere i restanti 90mila euro appena consegnata al cameriere da Nelson Shawn, uomo fidato di Lapo.

Il gip di Milano Stefania Pepe ieri ha accolto la richiesta del pm Giancarla Serafini e ha convalidato l'arresto in flagranza disponendo la custodia cautelare in carcere.

L'avvocato di Lapo, Giovannandrea Anfora, smentisce le circostanze e si dice pronto alle vie legali per tutelare il suo assistito.

L'episodio riporta alla mente quanto successe 9 anni fa, quando nella notte tra il 9 e il 10 ottobre 2005, il rampollo di casa Agnelli fu ricoverato in ospedale a Torino in seguito a un'overdose dopo una serata di sballo con il transessuale 'Patrizia'.

In quell'occasione spuntò anche il nome di Fabrizio Corona che avrebbe chiesto 200mila euro ai vertici Fiat per non diffondere un'intervista video in cui il transessuale, al secolo Donato Brocco, raccontava quanto successo quella notte. L'agente fotografico fu però assolto dalle accuse perché erano stati i dirigenti di Fiat a contattarlo per l'intervista che era in suo possesso in modo del tutto lecito.

Un altro episodio risale invece a quattro anni fa, quando Lapo subì un presunto tentativo di foto-ricatto per delle immagini scattate a Parigi. La richiesta fu di circa 300mila euro. L'estorsione però non riuscì.

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