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Venezia, Mose attivo: centro storico all'asciutto

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09 dicembre 2020 | 11.58
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Oggi Venezia è rimasta all'asciutto, infatti questa notte, a partire dalle 3, sono iniziate le operazioni di innalzamento delle paratoie del Mose, in vista del picco di acqua alta di 125 cm. E così, dopo l'invasione dell'acqua alta di ieri pomeriggio, con il Mose inattivo, oggi il centro storico e soprattutto Piazza San Marco, la parte più bassa della città, sono tornate a respirare. Ieri il meteo aveva giocato un brutto scherzo ai previsori del centro Maree del Comune: in un primo tempo le previsioni davano infatti il picco massimo a 125 cm, e invece nel corso della mattinata il rinforzare del vento di scirocco e lo scarico dei fiumi Piave e Tagliamento in laguna hanno fatto finire Venezia sotto 138 centimetri di acqua, con tre quarti del centro storico inondato, prima tra tutti la preziosa basilica di San Marco.

E, proprio per questo, ieri sera il sindaco Luigi Brugnaro aveva chiuso una revisione delle procedure di attivazione del sistema di 78 paratoie mobili alle tre bocche di porto della laguna. Ricordando che comunque il Mose è ancora in una fase sperimentale: e per questo periodo, e fino all'operatività completa a partire dal 31 dicembre 2021, è previsto che il sistema di dighe mobili si attivi a partire da 130 cm di alta marea. Secondo il Centro Maree, altri picchi di acqua alta eccezionale sono previsti da domani mattina e per i prossimi giorni.

MOSE IN AZIONE ANCHE DOMANI - Dopo la massima di alta marea di questa mattina, anche per domani il Centro Maree del Comune di Venezia prevede un'acqua alta eccezionale: 135 cm alle ore 8. Così, dopo che nel pomeriggio le 78 paratoie mobili alle tre bocche di porto (Lido, Malamocco e Chioggia), verranno abbassate per permettere il passaggio delle navi, nella notte saranno avviate nuovamente le procedure per l'attivazione del Mose. E sempre secondo le previsioni del Centro Maree per tutta la settimana rimarranno le condizioni favorevoli al fenomeno dell'acqua alta.

ZAIA: "MOSE SIA GESTITO DA COMUNE" - "Il Mose deve essere gestito dal Comune di Venezia. Io l'ho detto anche il giorno dell'inaugurazione e sono stato letteralmente ignorato da tutti: il guardiano del territorio è il sindaco di Venezia ed è lui che deve gestire il Mose". Lo ha sottolineato il presidente del Veneto Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa alla sede della Protezione civile di Marghera.

"Il governo della Laguna - aggiunge - deve essere nelle mani del Comune di Venezia, il sindaco deve essere il Magistrato alle Acque come del resto avveniva per la Repubblica di Venezia, che faceva così". Zaia ha spiegato che "non ne faccio una questione di altitudine, Roma o non Roma, ma di una questione pratica: il detentore dell'interesse è chi va sott'acqua, chi mette i piedi in acqua", ha sottolineato. "Le previsioni meteo dei nostri uffici erano disastrose per questi giorni e tra 125 e 130, sono solo 5 centimetri -ha detto riferendosi al livello di acqua alta previsto-, basta un colpo di vento, è un attimo...", ha concluso.

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