"Non credo che i dati a disposizione siano sufficienti per giustificare questa decisione"
"Avrei aspettato ancora a decidere" sul vaccino anti-Covid per i bambini di 5-11 anni. E' la posizione ribadita all'Adnkronos Salute dal virologo Andrea Crisanti, nel giorno in cui l'Agenzia europea del farmaco Ema ha raccomandato con il suo comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) l'estensione d'uso del vaccino anti-Covid di Pfizer/BioNTech in questa fascia d'età. Ieri era stata l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a esprimersi con una dichiarazione provvisoria che, pur riconoscendo sicurezza ed efficacia del vaccino ai bimbi e un rapporto rischi-benefici favorevole, aveva puntualizzato come in questa fase immunizzare i piccoli sia meno urgente e prioritario rispetto a coprire fragili e anziani, e alzare le coperture nei Paesi poveri.
"Io non ne faccio una questione di priorità - dice invece Crisanti - Sono convinto, e lo ripeto, che non ci siano problemi a vaccinare i bambini. Solo, non credo che i dati a disposizione siano sufficienti per giustificare questa decisione. Avrei aspettato un po'. Lo studio in questione riguarda 3mila bambini".