"Dato il periodo, io mi tutelerei". Così all'Adnkronos il Prof. Ranieri Razzante, Consigliere per la Cybersecurity del Sottosegretario alla Difesa, commentando gli allarmi per gli antivirus di derivazione russa installati sui dispositivi informatici in Italia. "Posso aggiungere poco a quanto già autorevolmente detto dal Sottosegretario Gabrielli e dal Presidente Urso, ma mi preme sottolineare che il grosso problema resta comunque quello della imputabilità e della perseguibilità degli attacchi hacker, assai poco prevedibili e per i quali il mondo non è ancora sufficientemente attrezzato alla limitazione dei danni", osserva.
"Le nuove guerre passano attraverso il web, diventa improcrastinabile modificare le norme penali internazionali, non vedo cosa dobbiamo aspettare per equiparare gli attacchi cyber a quelli terroristici e di guerra", prosegue l’esperto. "Tra l’altro, dallo scenario ucraino non mi pare emergano, al di là delle auspicabili soluzioni diplomatiche e pacifiche, margini differenti da quelli di possibili azioni di disturbo che peraltro il governo russo ha già subito", conclude.