Nel messaggio di fine anno agli italiani, la difficile situazione internazionale, un invito alle istituzioni italiane a fare il bene dei cittadini, Papa Francesco e l'importanza della beneficenza
La difficile situazione internazionale, un invito alle istituzioni italiane a fare il bene dei cittadini, Papa Francesco e l'importanza della beneficenza sono i punti centrali affrontati da Vittorio Emanuele di Savoia nel suo messaggio di fine anno agli italiani. Il Duca di Savoia augura un "nuovo anno apportatore di serenità e di pace, affinché ogni Vostro progetto possa realizzarsi" e riflette sul ruolo delle Dinastie.
"Il futuro di Casa Savoia è oggi affidato alle Sue giovani generazioni. - sottolinea il Duca di Savoia - Si è parlato molto, in questi ultimi giorni del 2023, anche su alcune importanti testate italiane, del futuro delle Dinastie nel mondo contemporaneo. Io credo che il servizio migliore che la mia Casa possa assicurare oggi all’Italia, sia nel fare del bene attraverso la filantropia e la beneficenza e, soprattutto, nel custodire le più sacre memorie della nostra storia, della nostra cultura e delle sue composite espressioni. La nostra tradizione. Una tradizione che è vivificante e degna di tale nome solo se non è il museo di sé stessa e non custodisce le ceneri del passato, ma ne mantiene viva la fiamma, avendo talvolta il coraggio di sfidare le proprie abitudini e gli anacronismi, ripensandosi nel mondo contemporaneo. Questo è il compito che affido alle giovani generazioni Sabaude".
Vittorio Emanuele va poi con il pensiero "alla difficile situazione internazionale, che vede minacciate la pace dei popoli e la sicurezza delle persone. - sottolinea il Duca di di Savoia - Quanti siedono oggi in posti di responsabilità hanno il dovere di compiere ogni sforzo affinché sia respinta con assoluta fermezza la logica della sopraffazione e della violenza, assicurando così il giusto e sacrosanto diritto delle giovani generazioni a ricevere in eredità dalle nostre mani un pianeta migliore, non avvelenato dal fanatismo e dal culto della morte".
Rivolgendosi alle istituzioni italiane, Vittorio Emanuele auspica che "in un contesto complesso come quello attuale, non perdano mai il faro che le guida: l'amor di Patria e il perseguimento, sempre e ovunque, del bene dei cittadini italiani e dei loro legittimi interessi".
Il messaggio continua rivolgendosi a Papa Francesco "che, quest’anno, ha celebrato i primi dieci anni del Suo Pontificato e la cui voce rappresenta un punto di riferimento non soltanto per la cristianità, ma per l’intera comunità internazionale".
Infine "un pensiero ai miei familiari. Mi stanno supportando in maniera crescente nell’onorare i doveri dinastici e, in modo particolare, vorrei ringraziare mio Figlio Emanuele Filiberto che, raccolto il testimone dalle mie mani, mi sta coadiuvando con quotidiana dedizione nelle attività e nei compiti legati agli Ordini Dinastici Sabaudi - continua il messaggio - Anche quest’anno, essi hanno continuato a realizzare centinaia di opere benefiche in tutto il mondo, conseguendo importanti risultati, con più di trenta Delegazioni attive e migliaia di donne e di uomini, volontari e sostenitori impegnati quotidianamente in molteplici progetti. Un lavoro che non può certo interrompersi e che richiede una pertinente cura da parte della mia Famiglia".