Una colonna di fumo nero e denso e odore di bruciato in tutto il quadrante nord est della Capitale, fino al centro, per l'incendio divampato stamane all'impianto di trattamento dei rifiuti Tmb Salario di Roma. Le fiamme si sono propagate da un capannone di circa 2000 metri quadrati, sul posto 40 uomini dei vigili del fuoco per domarle: l'incendio è ora sotto controllo ma sono "ancora lunghe le operazioni per il completo spegnimento", spiegano i vigili.
La Procura di Roma indaga per disastro colposo. Sulla struttura a piazzale Clodio il pubblico ministero Carlo Villani già aveva un fascicolo aperto in cui si ipotizzava il reato di inquinamento ambientale e attività di rifiuti non autorizzata. Gli inquirenti, che attendono un'informativa da parte dei carabinieri, dovranno accertare se il rogo abbia avuto un'origine colposa o dolosa: non si esclude alcuna ipotesi, fra cui anche quella del sabotaggio e fra i reati che i magistrati potrebbero ipotizzare, c'è anche quello di danneggiamento seguito da incendio. L'area andata in fiamme sarà sequestrata e i Vigili del Fuoco faranno una serie di analisi sia sulla Fos (in cui vengono trattati i rifiuti di umido) che sul Cdr (combustibile da rifiuti). Un passo ulteriore poi potrebbe essere l'affidamento di una perizia.
Intanto dal sopralluogo, svolto in mattinata dal procuratore aggiunto Nunzia D'Elia e dai sostituti Luigia Spinelli e Carlo Villani, si è appreso che le telecamere di videosorveglianza del Tmb Salario erano fuori uso dal 7 dicembre scorso. Il rogo è esploso nella vasca di ricezione dei rifiuti indifferenziati (una zona non accessibile dall'esterno) e per questo fortunatamente non ci sarebbe stata dispersione di diossina nell'aria o almeno non in quantità allarmante.
Cerroni: "Roma brucerà come con Nerone"
L'incendio nell'impianto, più volte oggetto di sollecitazioni da parte dei cittadini che vivono nella zona, è al centro della cabina di regia convocata dal Campidoglio. "A quando i funerali di questo Tmb! E' una vergogna ciò che state dicendo - contestazioni ci sono state anche anche durante la conferenza -. Questo impianto è obsoleto. Avete già speso un sacco di soldi!". Dalla regione Lazio intanto si comunica che "le prime misurazioni effettuate da Arpa Lazio nelle tre centraline vicine al Tmb Salario non registrano valori fuori norma per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria".
Assenza di rischio poi confermata all'Adnkronos Salute da Enrico Di Rosa, responsabile Uoc Servizio igiene e sanità pubblica (Sisp) dell'Asl Roma 1: "Non c'è nessun rischio - spiega - per la popolazione dovuto al fumo sprigionatosi dal rogo dell'impianto di compostaggio dei rifiuti in via Salaria, i parametri rilevarti dalle centraline vicine alla struttura sono nella norma" e "al momento non risultano persone intossicate arrivate nei pronto soccorso e nei presidi della nostra azienda sanitaria". I residenti, quindi, "devono stare tranquilli ma per precauzione, come già detto dal Comune di Roma, meglio tenere le finestre chiuse e non fare attività all'aperto".
"CHIUDETE LE FINESTRE" - In mattinata una nota del Campidoglio ha infatti consigliato ai residenti di non tenere aperte le imposte: "In seguito all'incendio nell'impianto Tmb Salario, per ragioni precauzionali, in attesa dei dati delle misurazioni dell'aria da parte di Asl e Arpa Lazio, le raccomandazioni - si legge - sono di chiudere le finestre laddove si percepisce odore, ma soprattutto evitare attività all'aria aperta ed evitare di consumare prodotti colti nell'area circostante all'incendio". Così in una nota il Campidoglio.
RAGGI- La sindaca di Roma Virginia Raggi invita a "supportare Ama in questo momento e per tutto il tempo che sarà necessario per evitare criticità ai cittadini romani soprattutto nel periodo natalizio" in cui la produzione di rifiuti raggiunge il suo picco". "Siamo qui per risolvere nel minore tempo possibile le criticità" ha garantito alla cittadinanza.
COSTA - "L'Asl ha fatto le sue verifiche sanitarie e in questo momento ha ritenuto che non ci sia una condizione emergenziale e quindi non c’è un'ordinanza sanitaria. La stessa cosa ha fatto l'Arpa che ha montato le centraline di monitoraggio" e dai primi dati che stanno emergendo risulta che "non ci sono emergenze". Così il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, intervenendo dall'impianto di Tmb della Salaria e rassicurando sulla situazione e sottolineando che il monitoraggio sta andando avanti.
"Con il prefetto di Roma - aggiunge il ministro - ci siamo sentiti nell'immediatezza della vicenda anche perché si sta dando corpo all'articolo 26 del decreto sicurezza, di recente pubblicazione, che ha uno specifico richiamo su quei siti che gestiscono i rifiuti e dice cosa bisogna fare in ordine a tutto ciò che è la sorveglianza e qual è il piano ambientale per le zone esterne". In base alla norma, infatti, conclude il ministro, "il soggetto coordinatore è il prefetto".
Il problema dell'impianto "si stava affrontando", continua il ministro, e "lascia perplessi" che parte l'incendio proprio "nel momento in cui questo lavoro si stava portando avanti". "Vengo da terre dove, per il mio lavoro precedente, sono stato abituato a frequentare queste situazioni e, guarda caso, ogni volta che qualcuno fa qualcosa e prova a sistemare le cose, parte l'incendio" aggiunge Costa.
"Non faccio sillogismi, lasciamo lavorare la Procura sull'argomento però ho il dovere di essere scocciato di questa vicenda perché il lavoro si stava finalmente facendo per dare una risposta ai cittadini", conclude Costa.
TAVERNA - ''Oggi, oltre quaranta vigili del fuoco sono stati dispiegati per gestire un maxirogo all'impianto di compostaggio dell'Ama posto sulla Via Salaria, fondamentale per il sistema rifiuti della Capitale - si chiede in un post su Facebook la senatrice del M5S Paola Taverna -. L'incendio e la distruzione dell'impianto rischierebbero di ostacolare gravemente la già difficile raccolta dell'immondizia a Roma. Proprio durante il periodo natalizio. Per voi è solo un caso?''.