L'omicidio in via Giuseppe Allievo, la vittima è un'infermiera di 52 anni. L'ex compagno in questura insieme ad altre persone: non si esclude nessuna pista
È stato portato via poco dopo le 20 il corpo di Rossella Nappini, l’infermiera di 52 anni uccisa a coltellate a Roma, nel quartiere Trionfale-Primavalle. La vittima è stata ritrovata nell’androne di un palazzo di via Giuseppe Allievo in un lago di sangue. Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile di Roma. Gli agenti della Polizia di Stato, con il supporto degli operatori dell’Ama, hanno scandagliato i cassonetti dell’immondizia nell’area intorno al palazzo alla ricerca di elementi, molto probabilmente dell'arma del delitto. A quanto si apprende, gli investigatori non escludono nessuna pista, compresa quella passionale. L'ex compagno della donna è intanto sentito in questura insieme ad altre persone per ricostruire quanto accaduto.
Dai primi accertamenti sembra che la vittima sia stata accoltellata più volte all'addome. Il cadavere è stato rinvenuto questo pomeriggio alle 17.00. Sopralluogo nel pomeriggio del pm di Roma Claudia Alberti, del gruppo di magistrati della Procura che si occupano delle violenze di genere.
Bocche cucite tra i residenti del palazzo per “rispetto della vittima”. Chi parla è l’amministratore del condominio (civico 63), Paolo Tedesco, che, chiamato da un condomino dopo il delitto, è in queste ore in Questura per la deposizione. “Mi hanno detto di chiamare l’impresa di pulizie perché c’è una situazione devastante”, ha detto all’Adnkronos. Come riferito in precedenza dall'amministratore a un condomino, sembra che il corpo dell’infermiera sia stato scoperto da due studenti: “Da quel che mi hanno riferito la vittima da qualche mese viveva qui con la mamma, che ha circa 80 anni, perché stava male”, ha detto Tedesco, che ha aggiunto: "L’infermiera l’ho incontrata solo due volte, mi è sembrata subito una persona perbene, ma non lo conoscevo, non posso dire di più. Pare che il corpo sia stato trovato da due ragazzi".