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Quarantena covid, serve ancora?

I dubbi del virologo Massimo Clementi

Immagine di repertorio (Fotogramma)
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29 aprile 2022 | 16.52
LETTURA: 2 minuti

Covid e quarantena, serve ancora? Con la fine dello stato d'mergenza (31 marzo 2022), le regole sono cambiate. Le persone risultate positive al tampone (molecolare o antigenico) sono sottoposte ancora alla misura dell’isolamento.

Valgono in proposito le stesse indicazioni contenute nella Circolare del ministero della Salute diramata il 30 dicembre 2021 che prevede che per i soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster, o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo per i soggetti vaccinati con booster o con ciclo vaccinale completato da meno di 120 giorni.

Senza la terza dose e con due dosi da più di 120 giorni (a cui non si deve essere aggiunta la guarigione) il periodo di isolamento dura invece 10 giorni, finiti i quali si può rifare il tampone.

Se l'esito è ancora positivo il test va ripetuto dopo 7 giorni ed è necessaria un'ulteriore settimana di isolamento, sia per sintomatici che per asintomatici.

Nel caso di contatti stretti con soggetti positivi è applicato il regime dell’autosorveglianza, che consiste nell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.

Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi, è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare che in caso di risultato negativo va ripetuto, se ancora sono presenti sintomi, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.

Ma tutto questo ha ancora senso? "In parecchi Paesi non isolano più. E anche io sono molto dubbioso sull'utilità di questo". Ne è convinto Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Che aggiunge: "Il prossimo vero passo verso la normalità, a mio avviso, è la campagna dei richiami vaccinali in autunno, visto il fallimento di questa quarta dose" primaverile, "che ha avuto bassissime adesioni - osserva all'Adnkronos Salute - E secondo me hanno fatto bene le persone a lasciarsi questa chance per settembre-ottobre. Altrimenti si sarebbero dovuti rivaccinare subito di nuovo, per poi essere richiamati pure a Natale, a primavera prossima e avanti così".

Quanto alla quarantena dei positivi, Clementi si chiede: "Che effetto ci dà? Il tracciamento non esiste più e il virus circola soprattutto tra i non sintomatici".

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