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Berlusconi assolto nel processo Ruby ter a Siena

Il leader di Forza Italia era accusato di corruzione in atti giudiziari: il fatto non sussiste

Berlusconi assolto nel processo Ruby ter a Siena
21 ottobre 2021 | 18.55
LETTURA: 4 minuti

Silvio Berlusconi assolto dal tribunale di Siena nel processo Ruby Ter. Come il leader di Forza Italia, è stato assolto anche il pianista Danilo Mariani: per entrambi, accusati di corruzione in atti giudiziari, il fatto non sussiste. La sentenza è stata pronunciata questa sera dal giudice Simone Spina, presidente del nuovo collegio del processo relativo a uno stralcio del filone principale del cosiddetto Ruby ter. Secondo quanto raccontano fonti azzurre Berlusconi avrebbe accolto l'assoluzione con sollievo e soddisfazione.

La Procura sosteneva che il leader di Forza Italia avesse pagato Mariani per indurlo a falsa testimonianza sulle "cene eleganti" ad Arcore. Il pubblico ministero Valentina Magnini aveva chiesto per entrambi gli imputati una pena di 4 anni di reclusione. Questa mattina, alla ripresa del processo, la difesa dell'ex premier, rappresentata dagli avvocati Federico Cecconi, Enrico De Martino e Lorenzo De Martino, aveva chiesto la parziale rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, chiedendo anche di ascoltare tre nuovi testi: il ragioniere contabile di Berlusconi Giuseppe Spinelli, il musicista Mariano Apicella e la moglie di Mariani, Simonetta Losi. Anche la difesa di Mariani, gli avvocati Salvatore Pino e Lucia Zoi, si era associata alla richiesta di parziale rinnovazione dell'istruttoria. Il pubblico ministero si era opposto e aveva chiesto che si procedesse alla discussione del processo.

I legali di Berlusconi hanno poi annunciato un'istanza di ricusazione. Dopo un'ora di camera di consiglio, i giudici hanno respinto la richiesta ritenendo che "la mera esistenza di una dichiarazione di ricusazione possa comportare l’incapacità del giudice di procedere oltre nella discussione". Il Tribunale ha quindi dichiarato chiusa l'istruttoria dibattimentale invitando le parti alle conclusioni. Dopo la richiesta di condanna a 4 anni per entrambi gli imputati, le arringhe difensive degli avvocati con le richieste di assoluzione. Il collegio dei giudici si è quindi ritirato in camera di consiglio per la sentenza, che si è rivelata favorevole per Berlusconi e Mariani con l'assoluzione con formula piena.

Danilo Mariani lo scorso 13 maggio era già condannato per falsa testimonianza a due anni di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, dopo che il Tribunale di Siena aveva deciso di sdoppiare il processo, stralciando la posizione di Berlusconi e anche quella di Mariani per il reato di corruzione.

Il processo senese del Ruby ter era arrivato verso la conclusione nel 2020 ma la richiesta di Berlusconi di rendere spontanee dichiarazioni in aula e le istanze della difesa di rinviare le udienze per legittimo impedimento a causa dello stato di salute del suo assistito avevano fatto slittare più volte le udienze.

"Esprimo enorme soddisfazione perché il Tribunale di Siena ha recepito in toto le nostre argomentazioni in termini di totale estraneità ai fatti contestati al presidente Berlusconi" dice all'Adnkronos l'avvocato Federico Cecconi, che con i colleghi Enrico e Lorenzo De Martino, componeva il collegio difensivo di Silvio Berlusconi nel processo dello stralcio senese del Ruby ter. "L'assoluzione perché il fatto non sussiste è la formula più ampia possibile: non si poteva chiedere o pretendere di più"."Io confidavo in questo tipo di soluzione, credevo fermamente nell'assoluzione", ha aggiunto Cecconi. Quanto alla possibilità che la sentenza del Tribunale di Siena si possa riverberare anche sul principale processo che si celebra a Milano, l'avvocato Cecconi ha osservato: "E' quanto auspico. Quello senese non è un altro processo, è un frammento del processo principale, con le contestazioni accusatorie che sono le stesse. Auspico e spero che questa definizione possa riverberare effetti anche negli altri procedimenti".

"Esprimiamo grande soddisfazione per un'assoluzione con formula piena" ha detto all'Adnkronos l'avvocato Enrico De Martino, componente del collegio difensivo di Silvio Berlusconi con i colleghi Federico Cecconi e Lorenzo De Martino. Si "afferma la totale insussistenza di ogni elemento di accusa, ciò che i giudici hanno riconosciuto è che non c'è stata alcuna corruzione in atti giudiziari". "Ho sempre avuto la massima fiducia nel Tribunale di Siena - ha aggiunto De Martino - e la sentenza emessa dimostra che i giudici si sono espressi in maniera corretta sulla base delle prove emerse durante la fase dibattimentale".

"Il quadro probatorio era quello che era, e da lì non ci si poteva distaccare" ha detto l'avvocato Salvatore Pino, legale di Danilo Mariani. "La pubblica accusa ha dovuto modificare svariate volte, nel corso del dibattimento, l'impostazione accusatoria, Da ultimo la corruzione ipotizzata si era trasformata in 14mila euro di dazioni che, francamente, erano completamente scollegate da ogni prospettiva di accordo corruttivo. Siamo soddisfatti per questa conclusione". "Le dazioni di denaro erano riconducibili all'attività lavorativa di Mariani - aggiunge l'avvocato Lucia Zoi, l'altra legale del pianista - Danilo Mariani si è commosso per questa assoluzione. Del resto, non si era mai perso d'animo".

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