Ripopolare i borghi del Cilento: è la sfida a cui Comune di Pollica, Future Food Institute e Mygrants intendono dare una risposta partendo dall’emergenza umanitaria correlata alla guerra in Ucraina. Lo fanno attraverso una dichiarazione d’intenti, firmata questa mattina da Stefano Pisani, sindaco del Comune di Pollica, Sara Roversi, presidente del Future Food Institute, e da Chris Richmond Nzi, fondatore di Mygrants, che nasce con l’obiettivo di dare accoglienza ai profughi in fuga dall’Ucraina. Un posto sicuro in cui vivere, ma anche un luogo dove il convivio, la tavola attorno a cui ci si riunisce, e la formazione diventano un potente strumento di integrazione. La firma della dichiarazione d’intenti è avvenuta a margine della Pollica Digital Week, evento in corso fino al 31 marzo nel Castello dei Principi Capano di Pollica (Salerno). In visita istituzionale in Italia, nell’ambito di una missione organizzata da Stati Generali delle Donne in collaborazione con Future Food Institute, la parlamentare ucraina Novytska Mariia Volodymyrivna, delegata del governo per i diritti umani, ha annunciato il proprio sostegno all’iniziativa: sarà avviato un percorso per selezionare donne e bambini che prenderanno parte al progetto.
Un progetto pilota che in questa prima fase potrà coinvolgere fino a un massimo di trenta persone che saranno accolti in Cilento, a Pollica, dove chi è in fuga da situazioni di grande insicurezza potrà trovare una comunità plurale, accogliente e inclusiva che si mette a disposizione per offrire un processo di integrazione e scoperta reciproca. Un percorso che prevederà inizialmente la facilitazione linguistica e la condivisione dei valori chiave del modello “Dieta Mediterranea” dall’autoproduzione di cibo, con la possibilità di curare l’orto, al convivo, strumento di pace. Per chi vorrà, grazie ai programmi offerti dal Future Food Institute e Mygrants e la collaborazione di Rareche Cilento, Cooperativa Nuovo Cilento e Stati Generali delle Donne, sarà anche possibile intraprendere programmi formativi e inserimento nell’ambito culturale, agricolo, nella ristorazione e nella trasformazione agroalimentare. Un progetto di Food Diplomacy che individua il convivio, elemento essenziale della Dieta Mediterranea, come potente strumento di inclusione e rigenerazione.
“Il nostro Future Food Institute ha avuto la grandissima fortuna di incontrare Pollica, Comunità Emblematica della Dieta Mediterranea e Città delle Donne, e proprio qui a Pollica abbiamo imparato che il convivio, la tavola in cui si condivide il pane quotidiano, ha un grandissimo potere: unire le persone. Ora avremo a che fare in particolare con donne e bambini, con il cuore a pezzi, paura ed un futuro incerto, ma anche un bagaglio di talenti, conoscenze e storie. Un valore immenso.
Per questo è fondamentale la collaborazione con Mygrants che da anni si adopera per l’integrazione di migranti e rifugiati partendo dalla mappatura dei profili e la scoperta dei talenti. Ma il nostro oggi non è un progetto finalizzato a trovare “forza lavoro”. Vogliamo accogliere nuovi cittadini e offrire un’opportunità di crescita per la nostra comunità. Qui a Pollica la nostra scuola già si ispira ai principi della “Dieta Mediterranea”: la valorizzazione e il rispetto delle diversità, la tutela delle risorse, pratiche agricole sostenibili, il convivio, l’orto e la valorizzazione di ogni “scarto”.
Così attraverso un progetto di Food Diplomacy vogliamo creare una Scuola di Pace, non solo un progetto di accoglienza, che nell’immediato andrà a risolvere un problema, ma un progetto di rigenerazione sociale, culturale ed anche economica, creando il futuro con i cittadini di domani. Durante questo percorso le famiglie saranno accolte e ascoltate, sarà offerta loro l'opportunità di conoscere la vita del Mediterrano, poter coltivare un orto, confrontarsi con una comunità plurale ed internazionale ma anche acquisire competenze che un domani potranno offrire loro anche sbocchi lavorativi. Il Campus di Pollica, è un luogo dove già oggi si formano ragazzi da tutto il mondo proprio sui temi della sostenibilità e cibo, potentissimi strumenti di inclusione. Pensiamo che da qui possa nascere un progetto di grande impatto per creare ponti e accogliere, per creare futuro insieme. Tutto questo avviene anche grazie alla stretta collaborazione che il nostro Dipartimento Relazioni Istituzionali ha stretto col Parlamento Ucraino grazie la sua Delegata ai Diritti Umani, che si è resa disponibile per avviare un percorso di selezione delle famiglie che parteciperanno al progetto, e questo è solo l'inizio” ha spiegato Sara Roversi, presidente del Future Food Institute.
“Ancora una volta le aree marginali del Paese devono essere capaci di dare risposte alle emergenze. Lo hanno fatto quando c’è stata la pandemia e quando abbiamo capito che gli spazi ampi dei borghi spopolati potevano essere una soluzione per garantire una qualità della vita adeguata anche in quel momento. Adesso le aree marginali sono chiamate ad assumere un’altra sfida: essere inclusivi. Proprio i borghi, con gli importanti spazi di cui dispongono, potrebbero accogliere nel migliore dei modi i profughi in fuga dal conflitto in Ucraina. Vogliamo dare dignità di vita a queste persone che hanno bisogno di ritrovare almeno un minimo di vita quotidiana e di normalità. Dobbiamo accogliere con grande solidarietà e volontà di aiutare le persone che hanno dovuto abbandonare l’Ucraina. Dobbiamo rivolgerci a loro pensando un progetto che gli consenta di rimanere sul nostro territorio per un periodo più o meno lungo. Vogliamo farlo con un approccio inclusivo e accogliente che si prenda cura delle persone e del loro potenziale, creando condizioni in cui le competenze possano essere sviluppate in percorso di costruzione di futuro, delle persone e del nostro territorio che le accoglie. Attraverso la formazione abbatteremo le barriere linguistiche e culturali accogliendo, non degli ospiti, ma dei cittadini temporanei mantenendo intatta la dignità di ognuno e offrendo loro l’opportunità di coltivare ed accrescere il proprio patrimonio di competenze”. ha detto Stefano Pisani, sindaco di Pollica e coordinatore Anci Piccoli Comuni Campania.
Nel corso della Pollica Digital Week si è tenuta una campagna di raccolta fondi per sostenere la campagna GoFundMe di Mygrants.
“L’integrazione di saperi, conoscenze e competenze potrebbe essere la soluzione idonea e perfetta per ripopolare i borghi, renderli luoghi ancora molto floridi, che hanno tanto da dire e mettere a disposizione. È per questo che siamo onorati di essere a Pollica e di aver lanciato una campagna di crowdfunding per supportare economicamente le persone ucraine, facendo in modo che oltre alla formazione possano guadagnare soldi sulla base della qualità del loro percorso formativo basato sull’educazione finanziaria al risparmio. Pensiamo che non soltanto la consapevolezza, ma anche la possibilità di poter dimostrare le proprie competenze e conseguire un’autonomia economica e finanziaria sia un punto di partenza per conseguire un’effettiva indipendenza. Mygrants è una start-up for profit costituita a Bologna nel 2017 che ha deciso di sfruttare la potenza delle nuove tecnologie a favore della mappatura delle competenze di migranti per poter massimizzare la spendibilità delle loro competenze nelle comunità ospitanti. Oggi Mygrants ha più di 350mila utenti attivi in piattaforma, non solo in Italia, ma anche in altre parti del mondo. Con la crisi in Ucraina abbiamo deciso di tradurre tutti i nostri contenuti informativi e formativi per favorire una piena consapevolezza su diritti, doveri, funzionamento del sistema di asilo e facilitare l’emersione delle competenze delle persone ucraine già giunte o in arrivo in Italia. L’obiettivo è fare in modo che tutte le competenze e i talenti possano essere utili non soltanto per l’inserimento lavorativo in specifici settori ma in particolare per il ripopolamento di tutti i piccoli borghi”, ha detto Chris Richmond Nzi, fondatore di Mygrants.
Per sostenere la campagna di Mygrants - https://gofund.me/3d9fc4d2