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Papa al Gemelli, "decorso regolare". Angelus in privato per Bergoglio

Il Pontefice ha trascorso la terza nottata all'ospedale dopo l'intervento di mercoledì scorso all'intestino. Il chirurgo: "Suggeriamo di restare ancora una settimana, poi deciderà lui"

Afp
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10 giugno 2023 | 09.53
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Papa Francesco, ricoverato da mercoledì, domani ha accettato il consiglio dei medici e rinuncerà a guidare la preghiera mariana dell’Angelus. Lo ha spiegato Sergio Alfieri, il chirurgo del Gemelli che ha operato il Pontefice all’intestino nel corso di un punto stampa al Gemelli con il portavoce del Vaticano Matteo Bruni. "Lo staff medico informa che il decorso post operatorio di Papa Francesco continua ad essere regolare. Tutte le flebo sono già state sospese nei giorni scorsi e il Santo Padre si alimenta con una dieta semiliquida. È apiretico ed emodinamicamente stabile. Gli esami del sangue e la radiografia del torace post operatori sono buoni. Il Santo Padre sta seguendo un’attenta convalescenza che mira al minor sforzo della parete addominale, per permettere alla rete protesica impiantata e alla riparazione della fascia muscolare di cicatrizzare in modo ottimale”, ha detto Alfieri.

"Abbiamo suggerito al Papa di fare parte della convalescenza qui - ha detto ancora Alfieri -. Il nostro consiglio è di fare ancora una settimana qua. Noi abbiamo suggerito poi deciderà lui". Il chirurgo ha assicurato che il Pontefice "potrà affrontare meglio di prima gli impegni".

"Su indicazione dello staff medico e dell’assistente sanitario personale, e come desumibile dai normali tempi di decorso post operatorio in interventi di questo genere, Papa Francesco domani reciterà la preghiera dell’Angelus in privato, unendosi spiritualmente, con affetto e gratitudine, ai fedeli che vorranno accompagnarlo, ovunque siano", ha aggiunto. Il chirurgo che ha operato il Papa al Gemelli ha spiegato il perché il Papa domani non guiderà l’Angelus dall'ospedale: "Alzarsi ogni volta dal letto in poltrona mette in tensione la parete addominale e dal suo appartamento dove ha detto l’Angelus l’altra volta allora erano passati 7 giorni dall’intervento ora non sono passati neanche tre giorni. Abbiamo così chiesto prudenza al Santo Padre, di evitare questo sforzo". Il Papa, sottolinea, "decide in prima persona non gli si impone nulla, ma un signore di 86 anni che viene operato può camminare e fare convalescenza... ma torna in ufficio a lavorare subito di fronte a milioni di persone? Secondo me bisogna anche rispettare la dignità della persona e dargli la possibilità di riprendersi e questo noi gli abbiamo chiesto anche per non caricarlo emotivamente, per quanto sia forte. Poi sottolineo: nessuno impedisce niente al Papa che decide lui. Noi abbiamo dato un suggerimento e lui ha deciso".

"Se nei giorni successivi - continua il chirurgo - non si fa accurata attenzione alla cicatrizzazione e al fatto che la rete venga incorporata nella parete addominale e la rete si strappa, bisogna riportarlo in sala operatoria. Capite - ha osservato il chirurgo - che non fa piacere né a lui né a me. Mentre se lui osserva attentamente la convalescenza, potrà riprendere non solo l’attività, ma al meglio. Per lui è un sacrificio (riferito anche all’Angelus, ndr) ma stavolta è una prudenza che gli abbiamo chiesto e con la sua saggezza ha accolto".

Il Papa, anche dopo l’Intervento all’intestino, rispettando la convalescenza consigliata, potrà quindi rispettare "tutti gli impegni meglio di prima". Per Alfieri, Francesco "è un uomo che sulla carta ha 86 anni. Ha una testa di un 60enne. Il Papa ha già fatto i calcoli dei prossimi impegni. Ha deciso in base all'intervento, ha spiegato: "Dal punto di vista medico, qualora vorrà mantenerli, potrà rispettare gli impegni meglio di prima. Sia all’interno che all’esterno della Santa Sede". In proposito, il portavoce del Vaticano ha ribadito che "le udienze sono sospese fino al 18 giugno, per il resto al momento è tutto confermato": dal viaggio a Lisbona i primi di agosto, a quello in Mongolia di fine agosto.

Per quanto riguarda l'intervento subito dal Papa, è stato "più complesso" rispetto a quello di due anni fa, ha sottolineato il chirurgo. "Il Papa - ha spiegato - precedentemente aveva subito tre interventi". Quest’ultimo “è stato un intervento tranquillo, senza problemi. Liscio", ma "più complesso anche se è di una tipologia media. Questo perché si prende quello che è uscito dalla parete addominale per rimetterlo dentro. E poi si richiude la parete addominale e si fa tutto perché tenga. E poi bisognava liberare l’intestino senza fare danni. Quest’ultimo intervento è stato più complesso dunque anche se questo è di media chirurgia rispetto all’altro che era di alta. Da qui la richiesta della convalescenza" più lunga in ospedale.

Bergoglio, ha spiegato ancora Alfieri, segue una terapia anti dolorifica "normale", anzi "blanda, tipo Tachipirina". "Fa una terapia anti dolorifica normale per fare sì che possa respirare bene perché quando si viene operati all’addome si cerca di avere un respiro più superficiale per sentire meno dolore. Ma è una terapia blanda, tipo Tachipirina, niente di che per permettere una buona escursione del diaframma ma tutto procede regolarmente ad oggi. Tutto bene".

Il Papa, in questi giorni al Gemelli "ha ricevuto solo le visite abituali delle persone che collaborano con lui", ha poi spiegato il portavoce Bruni, affermando che nei prossimi giorni saranno comunicate le eventuali visite e i messaggi di auguri che il Papa sta ricevendo da tutto il mondo.

Il Papa "sta bene, l’operazione è andata bene. Le notizie ricevute al di fuori di quanto pubblicato è che Il decorso è positivo. Il Papa avrebbe già manifestato il desiderio di riprendere il lavoro. Quindi, questo è un buon segno", ha sottolineato il segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin, ai margini del meeting mondiale sulla fraternità che si svolge oggi in Vaticano con trenta Nobel. Il Papa quando potrà uscire dal Gemelli? "Questo dipenderà dai medici", ha detto Parolin.

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