“A un mese dalla morte di nostra figlia la notizia di oggi ci solleva anche perché spazza via tutte le speculazioni che sono state fatte sulla vita di Sharon e di Sergio”. A dirlo è il padre della 33enne uccisa a Terno d’Isola, Bruno Verzeni, leggendo fuori dalla villetta di famiglia a Bottanuco un breve comunicato scritto dopo la notizia del fermo di un 31enne, che ha confessato l’omicidio. Il signor Verzeni ha parlato con la stampa accompagnato dalla moglie e dagli altri due figli.
“Ringraziamo innanzitutto i carabinieri e la procura della Repubblica di Bergamo per la competenza e la tenacia che hanno dimostrato”, ha detto il padre di Sharon. La famiglia, tramite il comunicato, ha rivolto poi “un grazie sentito ai nostri avvocati che con i loro preziosi consigli e la loro vicinanza ci hanno supportato in questo periodo doloroso. Grazie a coloro che hanno testimoniato e hanno permesso di arrivare al risultato di oggi”.
“Vogliamo che l’assurda morte di Sharon non sia vana e provochi una maggiore sensibilità di tutti al tema della sicurezza del nostro vivere - ha detto Bruno Verzeni - Ci affidiamo a Dio, per aiutare noi e Sergio a convivere con il nostro dolore e con il pensiero di quello che nostra figlia ha subito in questi momenti”.