
Tra standing ovation dei repubblicani e proteste dei dem, tanti i temi toccati dal tycoon
Con un discorso fiume di un’ora e quaranta minuti – il più lungo mai tenuto da un presidente durante un primo intervento davanti al Congresso (superato Bill Clinton nel 2000) – Donald Trump ha celebrato i risultati ottenuti nei primi 45 giorni della sua presidenza e svelato molti temi cardine della sua amministrazione.
"America is back", "l'America è tornata", ha esordito, rivendicando la sua vittoria elettorale come un mandato senza precedenti. "Sei settimane fa, sotto questa cupola, ho proclamato l’alba dell’età d’oro americana. Da allora, non abbiamo fatto altro che agire con rapidità e determinazione per inaugurare l’era più grande e di maggior successo della storia del nostro Paese".
Ogni frase del tycoon è stata accolta con grande entusiasmo dall'ala repubblicana, "rinforzata" per l'occasione anche dalla presenza di svariati ospiti, su tutti la First Lady Melania Trump e il magnate Elon Musk. Ma anche i democratici si sono fatti sentire sin da subito: il deputato democratico Al Green è stato espulso dall'aula dopo aver più volte cercato di interrompere il discorso del presidente, accusandolo di non avere il mandato per smantellare i programmi sanitari e scuotendo il suo bastone da passeggio. Altri dem hanno alzato in silenzio cartelli con scritte "Falso", "Musk ruba" e "È una menzogna!", e a un certo punto si è anche alzato un coro "6 gennaio!", in riferimento all'assalto al Campidoglio del 2021.
C'era grande attesa per le parole del tycoon sull'Ucraina dopo l'annuncio dello stop agli aiuti. "Milioni di ucraini e russi sono stati uccisi o feriti inutilmente in questo conflitto orribile e brutale, che non ha fine”, ha dichiarato Trump nel suo discorso - Gli Stati Uniti hanno inviato centinaia di miliardi di dollari per sostenere la difesa dell’Ucraina. Ora basta. È tempo di fermare questo. È tempo di fermare le uccisioni. È tempo di porre fine a questa guerra senza senso". Il tycoon ha parlato della lettera ricevuta poche ore prima da Zelensky. “Apprezzo che mi abbia inviato questa lettera”, ha detto il presidente, spiegando che il leader ucraino avrebbe riconosciuto gli sforzi degli Stati Uniti e si sarebbe detto pronto a trattare la pace e a chiudere l'accordo sulle terre rare.
"Allo stesso tempo, abbiamo avuto serie discussioni con la Russia e abbiamo ricevuto forti segnali di disponibilità alla pace - ha aggiunto - Non sarebbe meraviglioso?" Trump ha poi ribadito ancora una volta che la guerra è stata il risultato diretto della debolezza della precedente amministrazione di Joe Biden: "Quando Putin ha visto quello che è successo in Afghanistan, ha pensato: ‘Forse questa è la mia occasione’. Non sarebbe mai dovuto accadere. È stata una dimostrazione di incompetenza totale".
Riferendosi a Elon Musk e al neonato Dipartimento per l’Efficienza del Governo, Trump ha affermato che "tutti qui", compresi i Democratici, apprezzano il lavoro della nuova agenzia. Ha poi dichiarato, contraddicendo quanto spiegato precedentemente dalla Casa Bianca, che Musk è "a capo del Doge". Il presidente ha poi chiarito ancora una volta che chi si opporrà alle politiche del Doge, rischierà il licenziamento.
Sul fronte economico, Trump ha proposto di rendere permanenti i tagli fiscali approvati durante il suo primo mandato e di varare una legge per eliminare le tasse su mance e straordinari, tra le altre misure. Ha inoltre attribuito al suo predecessore Biden ("il peggiore presidente della storia") la colpa per l’aumento dei prezzi delle uova.
Il presidente americano ha giurato di "fare la guerra" ai cartelli della droga messicani, che ha accusato di stupri e omicidi e di "rappresentare una grave minaccia" per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. "I cartelli stanno facendo la guerra all'America ed è ora che l'America faccia la guerra ai cartelli, cosa che stiamo facendo", ha detto Trump riferendosi alla recente designazione di diversi cartelli latinoamericani come organizzazioni terroristiche straniere.
Sul tema dei dazi, Trump ha affermato che le sue politiche commerciali "renderanno di nuovo ricca l’America", pur ammettendo che "potrebbe esserci un piccolo disturbo"e un "periodo di adattamento". Ha poi annunciato che i dazi di ritorsione, che imporranno tariffe equivalenti a quelle applicate dagli altri Paesi, entreranno in vigore il 2 aprile.
Il tycoon ha ribadito la sua intenzione di prendere il controllo della Groenlandia "in un modo o nell'altro". "Questa sera ho anche un messaggio per l'incredibile popolo della Groenlandia. Sosteniamo con forza il vostro diritto di determinare il vostro futuro e, se lo desiderate, vi diamo il benvenuto negli Stati Uniti d'America - ha aggiunto - Ne abbiamo davvero bisogno per la sicurezza internazionale e credo che lo otterremo. In un modo o nell'altro, lo otterremo". "Vi terremo al sicuro, vi arricchiremo e, insieme, porteremo la Groenlandia ad altezze che non avreste mai immaginato possibili", la sua promessa.
Trump ha inoltre celebrato la "ripresa" del Canale di Panama dopo l'accordo di una società di Hong Kong per la vendita dei porti a un consorzio guidato dagli Stati Uniti. "Per migliorare ulteriormente la nostra sicurezza nazionale, la mia amministrazione si riprenderà il Canale di Panama, e abbiamo già iniziato a farlo - ha detto al Congresso - Ce lo stiamo riprendendo".