Gli Uffici Immigrazione delle Questure hanno allontanato complessivamente 19.730 cittadini stranieri e comunitari dal territorio nazionale.
Il numero totale di migranti irregolari sbarcati in Italia nel 2019, attraverso la rotta del Mediterraneo centrale, è stato di 11.471 a seguito di 445 eventi, facendo registrare una riduzione del 50,92% rispetto al precedente anno 2018 (23.370 migranti a seguito di 601 eventi di sbarco). La tendenza alla diminuzione degli arrivi nel nostro Paese è una diretta conseguenza del rafforzamento della collaborazione tra le autorità italiane e libiche, sotto l’egida della Commissione europea nell’attività di contrasto all’immigrazione illegale. Il flusso migratorio via mare, inoltre, rispetto all’anno 2018, ha fatto registrare un calo del 68,24% degli arrivi dalla Libia, del 35,21% dalla Tunisia, del 33,94% dalla Grecia, del 11,66% dall’Algeria e del 21,53% dalla Turchia. Questi i dati della Polizia di Stato in occasione del 168° Anniversario della Fondazione del Corpo.
Nel 2019 è proseguita l’azione di contrasto realizzata nei confronti delle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di migranti via mare: nelle ore immediatamente successive agli sbarchi, sono state arrestate 100 persone, tra scafisti, organizzatori e basisti e sequestrati 253 natanti (nel 2018 erano stati 173 gli arresti e 315 i sequestri). I provvedimenti adottati dagli Uffici Immigrazione delle Questure hanno allontanato complessivamente 19.730 cittadini stranieri e comunitari dal territorio nazionale.
Di questi, in particolare, sono 7.350 gli stranieri espulsi (o respinti dai Questori) e i cittadini comunitari allontanati con esecuzione forzata. Tra di essi, anche 19 stranieri espulsi per motivi di sicurezza dello Stato o poiché contigui a organizzazioni terroristiche (erano stati 23 nel 2018). Dei 7.350 rimpatriati, si è reso necessario scortarne fino ai rispettivi Paesi di destinazione 3.449 (circa il 49,5%), mediante l’impiego di personale specializzato della Polizia di Stato: 1.585 con voli di linea o navi e 1.864 con 80 voli charter, appositamente noleggiati. Nel 2018 i voli charter erano stati 76, per il rimpatrio di 2.122 stranieri. L’attività di rimpatrio è stata realizzata anche mediante il preventivo trattenimento delle persone da rimpatriare nei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr), spesso per la necessità di acquisire i necessari documenti di viaggio dalle competenti Rappresentanze diplomatiche.
Attraverso i corridoi umanitari, nel 2019 sono stati 612 gli stranieri, in prevalenza siriani, provenienti da Libano, Grecia ed Etiopia che, beneficiando del progetto (frutto di un accordo sottoscritto tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell’Interno e la Comunità di S. Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche e la Tavola Valdesi) hanno fatto ingresso nel nostro Paese.
Permessi di soggiorno in lieve flessione nel 2019 - Nel 2019 sono stati prodotti 1.481.368 titoli di soggiorno, di cui 298.412 in formato cartaceo e 1.182.956 elettronici. Dal raffronto con i dati riferiti all'anno precedente, ove i titoli di soggiorno prodotti erano stati 1.551.048, di cui 345.140 in formato cartaceo e 1.205.908 elettronici, emerge un trend di lieve flessione, imputabile alla riduzione del flusso migratorio.