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Naufragio Palermo, sub hanno raggiunto scafo a 50 metri profondità e aperto varco

Sei i dispersi. I sommozzatori: "Lo scenario sembra quello della Concordia in piccolo". I sub sono arrivati negli spazi comuni della barca ma non hanno ancora raggiunto le cabine. Risultati prime ispezioni: albero maestro non ha lesioni

Ricerche nella zona del naufragio - Fotogramma
Ricerche nella zona del naufragio - Fotogramma
20 agosto 2024 | 08.01
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I sommozzatori dei vigili del fuoco impegnati da ieri sera nella ricerca dei dispersi del naufragio del veliero britannico avvenuto all'alba di ieri dopo la tromba d'aria a Porticello, a Palermo, sono riusciti a raggiungere lo scafo e ad aprire, come confermano fonti all'Adnkronos, la vetrata di un salone che era chiusa.

Proseguiranno almeno fino alla mezzanotte di oggi le ricerche dei sommozzatori dei Vigili del fuoco, poi interromperanno per riprendere domani intorno alle sette del mattino. Questa sera gli speleosub sono entrati nello scafo da una vetrata ma, come spiegano i vigili del fuoco "va avanti passo dopo passo", perché ci sono decine di oggetti galleggianti. I sub sono arrivati negli spazi comuni della barca ma non hanno ancora raggiunto le cabine.

Sono sei i dispersi del naufragio: l'imprenditore milionario britannico Mike Lynch e la figlia Hannah di 18 anni, il presidente della Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, con la moglie, e il legale di Lynch, Chris Morvillo con la moglie Neda.

Sono riprese questa mattina le immersioni dei sommozzatori dei vigili del fuoco. Nell’ultima immersione effettuata nella tarda serata di ieri i sommozzatori dei vigili del fuoco sono riusciti ad accedere all’interno del relitto, ispezionando alcuni locali posti sotto alla plancia di comando. Complesse le operazioni per la presenza di numerosi ostacoli e la ristrettezza dei varchi di accesso.

"Lo scenario sembra quello della Concordia in piccolo"

Quello che si sono trovati davanti i sommozzatori che da ieri sera sono alla ricerca dei dispersi sembra "uno scenario da Costa Concordia ma in piccolo" dove è complicato "avanzare a causa di ostacoli e spazi molto ridotti". I vigili del fuoco del gruppo speleosub scendono due per volta e possono restare in profondità, a 50 metri circa, dove si trova lo scafo, per non più di 12 minuti. Poi devono risalire.

Risultati prime ispezioni: albero maestro non ha lesioni

Arrivano intanto i primi risultati delle ispezioni eseguite dai sommozzatori. I sub hanno potuto constatare, come confermano fonti qualificate all'Adnkronos, che lo scafo è integro e che l'albero maestro non ha lesioni, almeno per i primi 50 metri. Sembra, inoltre, che l'albero maestro sia attaccato allo scafo e che la barca lunga 56 metri è inclinata di 90 gradi sulla parte destra.

Continuano parallelamente le ricerche in superficie nell’area del naufragio anche con elicottero e imbarcazione dei vigili del fuoco.

Il corpo dell'unica vittima del naufragio ritrovata fino a questo momento è del cuoco di bordo. Si tratta di un canadese ma con passaporto dell'Antigua. A riconoscerlo sono stati ieri gli altri membri dell'equipaggio superstiti. A recuperare il corpo sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco.

Le indagini

La Procura di Termini Imerese ha aperto un'inchiesta per accertare l’esatta dinamica del naufragio. Le indagini sono condotte dalla Guardia costiera di Porticello.

"Al momento non risultano tracce di inquinamento da idrocarburi", rende noto la Guardia costiera.

I superstiti del naufragio saranno ascoltati dalla Procura di Termini Imerese. I sopravvissuti, tutti in buone condizioni fisiche fatta eccezione per alcune escoriazioni o ferite, saranno ascoltati al più presto dai magistrati guidati dal procuratore Ambrogio Cartosio. Già ieri sono stati ascoltati dalla Guardia costiera di Porticello che ha verbalizzato le loro dichiarazioni. Sono tutti ospiti presso l'hotel Domina Zagarella di Santa Flavia (Palermo). In questo modo, i superstiti, tutti stranieri, potranno lasciare presto l'Italia per fare ritorno nei propri Paesi di origine.

Intanto i pm hanno acquisito alcuni video delle telecamere di sorveglianza di alcune abitazioni ma anche ville e hotel, affacciati proprio sul luogo del naufragio, a poche miglia dal porto.

I sopravvissuti

A trarre in salvo i 15 superstiti sono stati alcuni diportisti di un'imbarcazione vicina, che li hanno poi affidati ai militari della Guardia costiera. Come si apprende, i sopravvissuti avrebbero rifiutato l'intervento degli psicologi messi a disposizione dall'Asp di Palermo. Gi unici ad avere accettato di parlare con i consulenti psicologi sono stati i genitori della piccola Sophie, la bimba di un anno sopravvissuta al naufragio con la madre e il padre, Charlotte e James. A fare visita ai superstiti questa mattina, l’ambasciatore inglese in Italia Ed Llewellyn.

Notte serena intanto per la piccola Sophie. La piccola è stata ricoverata, in via precauzionale, all'ospedale dei bambini di Palermo. "Ha dormito tutta la notte", spiega all'Adnkronos il dottor Domenico Cipolla, che dirige il reparto. Ieri la bambina è stata tutto il giorno tra le braccia della madre Charlotte. Anche il presidente della regione siciliana, Renato Schifani, ieri pomeriggio, ha voluto salutare la madre e la bambina per accertarsi del loro stato di salute. Ieri la donna ha raccontato di essere riuscita a strappare la piccola dalle onde, subito dopo il naufragio. Charlotte Golunsky, 35 anni, era sul veliero con il marito James Emsilie di 35 anni e la figlioletta. Anche il marito si è salvato.

La testimonianza di Charlotte

"Il gommone di emergenza del veliero è stato aperto in tempo e appena gettato in acqua siamo riusciti a salire in 11, gli altri lo hanno raggiunto a nuoto", dice Charlotte che ha raccontato ai medici e agli psicologi quanto accaduto la notte del naufragio, ma ha spiegato anche un elemento nuovo, utile per l'inchiesta, che il gommone di emergenza è stato gonfiato pochissimi istanti dopo la tromba d'aria. "L'equipaggio ha gettato in acqua il gommone sui cui siamo saliti in 11 - racconta Charlotte - Nel frattempo abbiamo visto avvicinarsi anche il tender della barca Sir Robert che era a poca distanza da noi". Il marito di Charlotte è riuscito a salire sul gommone con qualche difficoltà e nella caduta ha subito diverse escoriazioni, che sono state curate all'ospedale Civico di Palermo.

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