Mille km con il Parkinson, la Via Francigena in bicicletta, dalla Svizzera a Roma. E' l'impresa di Paolo Muzi, paziente dell’IRCCS San Raffaele, che, il 6 settembre è partito in mountain bike dal Colle del Gran San Bernardo con l'obiettivo di arrivare entro il 26 settembre in piazza San Pietro a Roma. “Tremare Senza Paura" è il nome dell'iniziativa. Parole semplici ma forti, che raccontano la storia di Muzi, romano classe 1961, e del suo percorso alla scoperta dei benefici dell’attività fisica per chi soffre di Parkinson, una patologia che colpisce circa 600mila persone in Italia.
Dopo la diagnosi, Paolo inizia un percorso di terapia presso il Centro Parkinson e disturbi del movimento dell’IRCCS San Raffaele di Roma, centro d’eccellenza coordinato dal Prof. Fabrizio Stocchi. Ma Paolo non si ferma alla terapia medica: fa dello sport una parte centrale della sua vita. Dopo anni di basket a livello dilettantistico, da circa un decennio si dedica alla mountain bike, la sua grande passione. Da qui nasce l’idea del suo viaggio “Tremare Senza Paura” lungo la Via Francigena, dal Gran San Bernardo a Roma, attraversando strade sterrate e asfaltate. Un viaggio di circa 1.050 km con 9.800 metri di dislivello, che Paolo sta affrontando con la sua mountain bike, una Cannondale biammortizzata in carbonio. L'obiettivo di Paolo è dimostrare che l’attività fisica è la miglior medicina contro questa malattia. Lui si dice pronto per la sfida e la sua neurologa, la dottoressa Laura Vacca dell’IRCCS San Raffaele, gli ha dato l’ok a partire.
“Il mio intento - racconta - è completare il viaggio in 17-18 giorni, meteo permettendo. Non lo faccio per un ritorno economico, ma solo per passione. Spero che questa impresa possa ispirare altri malati a combattere il Parkinson anche attraverso lo sport".