"Le terapie vanno messe lì dove serve e mi pare che la scuola sia uno dei luoghi in cui si può intercettare il disagio. Non dico di fare terapia psicologica scolastica, ma non dobbiamo neanche aspettare che i ragazzi si ammalino"
"Sul tema del disagio psicologico dei giovani mi pare che ci sia una difficoltà nel pensare alla risposta che, invece, è chiara: serve una risposta della psicologia, ma l'Italia non ha una psicologia pubblica, non si fa prevenzione e neanche promozione della salute. Chi può permetterselo si cura, chi non può non si cura, così siamo di fronte ad una ingiustizia sociale". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale degli Ordini degli psicologi (Cnop), per lo speciale Adnkronos Salute dedicato al disagio psicologico dei giovani italiani.
"Se il Governo vuole, può intervenire su questo perché quello psicologico è un bisogno primario delle persone - ricorda Lazzari - e se è un bisogno primario va declinato in termini di prevenzione, ascolto e sostegno. Le terapie vanno messe lì dove serve e mi pare che la scuola sia uno dei luoghi in cui si può intercettare il disagio. Non dico di fare terapia psicologica scolastica, ma non dobbiamo neanche aspettare che i ragazzi si ammalino", sottolinea.
Lazzari evidenzia alcune lacune nelle case di comunità previste dalla Missione Salute del Pnrr. "Nell'intesa Stato-Regioni e negli standard dell'Agenas per le case di comunità gli psicologi sono considerati un lusso - avverte Lazzari - Allo stato attuale i cittadini che hanno un disagio psicologico, se lo tengono o si devono pagare la terapia. Ma su 10 che stanno male, due hanno un problema psichiatrico e 8 un disagio psicologico. Ebbene, a queste 8 non diamo nessuna risposta. I presidi delle scuole stanno chiedono di avere gli psicologi, ma nessuno risponde a questo appello. Sembra quasi un tabù - conclude - come se la cura dei problemi psicologici fosse riservata solo alle persone abbienti".