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Inchiesta calciomercato Lazio, indagati Lotito e Tare: le accuse

Si procede per emissione di fatture per operazioni inesistenti

Inchiesta calciomercato Lazio, indagati Lotito e Tare: le accuse
05 aprile 2023 | 20.15
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Il presidente della Lazio Claudio Lotito e il dirigente sportivo Igli Tare sono tra gli indagati di un'inchiesta della procura di Tivoli per operazioni di calciomercato tra Lazio e Salernitana tra il 2017 e il 2021. Gli altri indagati sono Marco Moschini, Marco Cavaliere, Luciano Corradi, Ugo Marchetti e Angelo Mariano Fabiani.

La Guardia di Finanza disposizione della Procura di Tivoli, ha eseguito perquisizioni presso le sedi della Lazio e della Salernitana.

Le indagini in corso, di cui è titolare la Procura di Tivoli, competente sul luogo dove ha sede legale la Lazio, "non sono collegate con altre svolte da altre Procure della Repubblica di cui vi è stata notizia sugli organi di informazione - si spiega in una nota - Si procede per i reati di cui agli artt. 8 e 2 D.Lvo 74/2000 (emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti), e per i reati di cui agli artt. 2621 c.c. e 2622 c.c. (delitti di false comunicazioni sociali)".

Secondo i magistrati di Tivoli, "con più atti esecutivi di un medesimo disegno criminoso, Lotito Claudio in qualità di Presidente del Consiglio di Gestione della 'S.S. Lazio S.p.A.', il Moschini in qualità di Consigliere Delegato, il Cavaliere quale Direttore Amministrativo, il Tare quale Direttore Sportivo della Società, in concorso tra loro, avvalendosi delle fatture di vendita dei giocatori ceduti dalla U.S. Salernitana 1919 srl, frutto di valutazioni artefatte rispetto al valore di mercato del singolo calciatore al momento della cessione, indicavano nelle dichiarazioni dei redditi annuali elementi passivi fittizi (costi “gonfiati”), nonché facevano figurare nei bilanci societari i rispettivi valori di acquisto spropositati dei calciatori, così falsando il valore del patrimonio della società sportiva".

Nel decreto di perquisizione si dispone il "temporaneo sequestro dei server, dei computer e dei devices/cellulari in uso ai dirigenti indagati (ad esclusione di quelli in uso personale al senatore Lotito), o a coloro i quali risulteranno essersi materialmente occupati a vario titolo delle compravendite e delle loro registrazioni contabili e amministrative".

La misura è stata disposta "poiché vi è fondato motivo di ritenere che presso le sedi sociali delle società sportive della 'U.S. Salernitana 1919 srl' e della 'S.S. Lazio S.p.A.', possa rinvenirsi tutta la documentazione avente ad oggetto la compravendita dei calciatori Sprocati, Casasola, Marino, Cicerelli, Novella, Morrone, Akpa Akpro (contratti e documentazione -anche bancaria- attestante le modalità di pagamento); che in particolare possa rinvenirsi documentazione contabile ed extracontabile attinente le medesime cessioni, relativa alle trattative precontrattuali, agli accordi e contratti sottoscritti tra le due società, ai patti intercorsi tra le società ed i singoli calciatori".

Il sequestro di quanto eventualmente rinvenuto in forma cartacea, analogica o in forma di documento informatico "appare necessario per ricostruire l’iter delle sopraindicate cessioni, gli accordi precontrattuali intercorsi tra le parti, i pagamenti effettivamente eseguiti, le eventuali comunicazioni tra le due società, o quelle interne a ciascuna società, attinenti il valore economico dei calciatori e le modalità con le quali si è arrivati a fissarne il prezzo ufficiale e le modalità di pagamento; che i documenti di cui sopra sono indispensabili quindi per accertare se gli sportivi furono effettivamente pagati, e per il quantum formalmente dichiarato, nonché anche per escludere la sussistenza di ipotizzate plusvalenze fittizie e false fatturazioni con conseguenti delitti di false comunicazioni sociali".

"Con più atti esecutivi di un medesimo disegno criminoso, il Corradi in qualità di amministratore unico della “U.S. Salernitana 1919 srl” fino al 25.06.2021, il Marchetti quale amministratore dal 25.06.2021 al 13.01.2022, il Fabiani in qualità di Direttore Sportivo del club, in concorso fra loro, al fine di conseguire per sé e per la società un ingiusto profitto consistito nel far figurare risultati positivi di esercizio e consentirne l’iscrizione ai campionati, esponevano nei bilanci societari relativi alle annualità 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021, fatti materiali non rispondenti al vero ed in particolare appostavano plusvalenze fittizie generate attraverso valutazioni artefatte dei giocatori di proprietà ceduti, con relativa emissione di false fatturazioni, nell’ambito di scambi con la società 'S.S. Lazio Spa'", si legge nel decreto di perquisizione.

LAZIO - "La S.S. Lazio è una casa di cristallo nella quale tutti i documenti sono a posto e sempre a disposizione di tutte le Autorità. Ci siamo sempre attenuti, nel nostro operato, ad un’ottica di leale e totale cooperazione e, quindi, qualsiasi documentazione ci fosse stata richiesta sarebbe stata da noi immediatamente consegnata". Così la Lazio in una nota in merito alle perquisizioni avvenute oggi dalla Guardia di Finanza. "Nutriamo comunque il massimo rispetto per la Magistratura e confidiamo pertanto di fugare celermente qualsiasi equivoco o dubbio in relazione alle ipotesi di contestate", conclude la Lazio.

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