Cosa c'è da sapere sull'uso della certificazione verde
Dal 6 agosto il Green pass è obbligatorio in determinate circostanze. Bisogna averlo ad esempio per mangiare all'interno di un bar o di un ristoranti o se si vuole andare in palestra e ancora se si vuole vedere un film al cinema o vedere una mostra. A partire dal 1 settembre 2021 il Green Pass sarà inoltre necessario, in Italia, per imbarcarsi su: aerei; navi e traghetti per il trasporto interregionale (esclusi i collegamenti nello Stretto di Messina); treni di tipo Intercity e Alta Velocità; autobus per il trasporto interregionale; autobus per servizi di noleggio con conducente.
Per averlo, bisogna soddisfare una delle seguenti condizioni: aver fatto la vaccinazione anti Covid; essere negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore; essere guariti dalla Covid 19 negli ultimi sei mesi. La certificazione verde viene generata in automatico e messa a disposizione gratuitamente nei seguenti casi: aver effettuato la prima dose o il vaccino monodose da almeno 15 giorni; aver completato il ciclo vaccinale; essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti; essere guariti dal Covid nei sei mesi precedenti.
La validità del Green pass cambia in relazione alla modalità con cui viene rilasciato. In caso di vaccino ricevuto, per la prima dose dei vaccini che ne richiedono due, il pass sarà generato dal 15° giorno dopo la somministrazione e avrà validità fino alla dose successiva; in caso di seconda dose o dose unica per pregressa infezione la certificazione sarà generata entro i due giorni successivi e sarà valida per 9 mesi (270 giorni) dalla data di somministrazione; per il vaccino monodose il Green pass sarà generato dal 15° giorno dopo la somministrazione e avrà validità per 9 mesi. Nei casi di tampone negativo il certificato Covid sarà generato in poche ore e avrà validità per 48 ore dalla dall’ora del prelievo. Nei casi di guarigione sarà generato entro il giorno seguente e avrà validità di 180 giorni. Quindi chi è guarito può ottenere il Green pass ma dalla data di guarigione il certificato è valido solo per i sei mesi successivi.
I certificati verdi si potranno visualizzare, scaricare e stampare attraverso diversi canali digitali: sul sito dedicato; attraverso il sito del fascicolo sanitario elettronico regionale; sull’app Immuni; con l’app IO. Per tutti coloro i quali abbiano difficoltà, o indisponibilità, nell’uso di questi strumenti digitali, saranno coinvolti medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e farmacisti che hanno accesso al sistema tessera sanitaria. Per maggiori informazioni si può visitare il sito appositamente creato dal governo (www.dgc.gov.it/web/) o contattare il numero verde dell’App Immuni al 800.91.24.91 attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20.
Il titolare o gestore di una attività dove è necessaria la certificazione verde è tenuto a chiederla ma, come precisato dalla ministra Lamorgese, non può chiedere un documento. Chi non è provvisto di un valido Green pass e accede comunque in determinati locali o attività, rischia sanzioni che vanno dai 400 ai 1000 euro. Sanzioni che, come anticipato, colpiscono sia il singolo cittadino che l’esercente o il gestore. Nello specifico, chi possiede un locale e viola l’obbligo di controllo per almeno tre volte in tre giorni diversi, potrebbe andare incontro alla chiusura, da 1 a 10 giorni, dell’attività imprenditoriale.
In Italia vigono restrizioni per gli spostamenti da/per l'estero a seconda del Paese di provenienza/destinazione. Tutte le informazioni possono essere trovate sul sito viaggiaresicuri.it, servizio dell'Unità di crisi della Farnesina. Oltre alle misure restrittive valide sull'intero territorio nazionale, possono essere disposte ulteriori limitazioni per specifiche aree del territorio o specifiche limitazioni in relazione alla provenienza da specifici Stati e territori esteri. "Singole Regioni potrebbero imporre a chi proviene da alcuni Stati o territori esteri il rispetto di particolari obblighi. Prima di partire per rientrare in Italia, si raccomanda di verificare eventuali disposizioni aggiuntive da parte delle Regioni di destinazione, contattandole direttamente o visitandone i rispettivi siti web", si legge.
La disciplina generale italiana per gli spostamenti da/per l’estero è contenuta nel DPCM 2 marzo 2021 e nell’Ordinanza 29 luglio 2021, in vigore dal 31 luglio al 30 agosto 2021. Il DPCM continua a basarsi su cinque elenchi di Paesi per i quali sono previste differenti misure. Elenchi che essere essere modificati con apposita Ordinanza adottata dal ministro della Salute, di concerto con il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Oltre al Green pass, per viaggiare in Europa può servire anche compilare il modulo Plf (Passenger Locator Form). Conosciuto anche come Passenger Locator Card è un modulo con cui vengono raccolte informazioni sull'itinerario di viaggio, recapito telefonico e indirizzo di permanenza sul territorio per permettere all’Autorità sanitaria di contattare tempestivamente il passeggero, qualora esposto ad una malattia infettiva diffusiva durante il viaggio in aereo o a bordo di qualsiasi mezzo di trasporto.