Terrore a Genova per il parziale crollo stamani intorno alle 11.15 di Ponte Morandi, il viadotto sull'autostrada A10 che attraversa la Val Polcevera. "Il bilancio delle vittime purtroppo è salito a 25 decessi accertati'' ha detto il premier, Giuseppe Conte, al termine dell'incontro a Genova nella sede della prefettura, spiegando che ''ci sono 15 feriti e 9 ancora in codice rosso". Tra le vittime anche un bambino. Secondo i soccorritori sarebbero invece una decina i dispersi ma il numero non è ancora confermato.
Tra i feriti anche due poliziotti, tra i primi soccorritori arrivati a prestare aiuto. I feriti "sono stati tutti ricoverati presso gli ospedali di Genova", ha spiegato Luigi D’Angelo, responsabile dell’ufficio gestione delle emergenze del Dipartimento della Protezione civile, nella conferenza stampa di aggiornamento sul crollo. "Una trentina i veicoli coinvolti e 5-10 mezzi pesanti", ha detto D’Angelo. Sul posto al lavoro "più di 1000 operatori tra polizia, carabinieri, vigili del fuoco e 118". "L’attività di ricerca e soccorso, prioritaria, andrà avanti fino a che non vi sarà certezza che più nessuno sarà sotto le macerie" ha aggiunto D’Angelo. Ci saranno dei gruppi di soccorritori organizzati per la ricerca nelle ore notturne. Quanto alle cause del crollo, "non abbiamo nessuna informazione robusta che ci consenta di poter dare notizie certe".
Sono oltre una cinquantina i mezzi dei vigili del fuoco impegnati in parte nell'argine del torrente e in parte su via Argine Polcevera nel tentativo di estrarre quanti più feriti possibili ancora in vita. Sul posto sono arrivati nel pomeriggio i rinforzi da tutta la Liguria, Piemonte, Toscana ma anche Emilia Romagna e Lombardia. Allestita la colonna mobile, stanno operando anche i mezzi di soccorso Usar, specializzati per scavare sotto le macerie in caso di terremoto.
RICHIESTE D'AIUTO - Secondo testimonianze sotto i quasi 200 metri di cemento del viadotto crollato, che si è abbattuto anche su un capannone in parte divelto e su un deposito Amiu (la municipalizzata dei rifiuti del comune all'interno della quale si temono ulteriori dispersi) si sentirebbero voci e richieste d'aiuto. E qui, sulla sponda di via Argine Polcevera, che è stato estratto il corpo di una delle vittime più giovani, un bambino di 10 anni che viaggiava in auto con la mamma e il papà su uno dei veicoli precipitati dal viadotto, nel vuoto per 50 metri.
Testimoni hanno raccontato di due camionisti di cui non si conoscono le generalità, a bordo di uno dei veicoli precipitati per ultimi da Ponte Morandi, usciti miracolosamente illesi dalle macerie dopo essere precipitati nel vuoto che si sono uniti ai soccorritori e hanno iniziato a scavare per liberare gli altri automobilisti. Al momento non è possibile percorrere la viabilità urbana sottostante nei due punti del crollo.
Tra via Porro e via Fillak per ragioni di sicurezza circa un centinaio di persone è stata fatta sfollare dalle abitazioni più vicine al luogo del disastro. I residenti sono stati in parte ospitati al centro civico Buranello di Sampierdarena che ha accolto anche gli automobilisti scampati alla tragedia, che hanno abbandonato l'auto sul viadotto tagliato in due per fuggire a piedi verso la galleria, poco dopo il crollo.
TESTIMONE: "HO PENSATO FOSSE CADUTO UN AEREO" - "Ero dentro il gabbiotto, ho sentito un boato pazzesco, ho pensato fosse caduto un aereo. Sono uscito e pioveva molto forte, c'era un po' di nebbia, ho visto il pezzo mancante di Ponte Morandi e ho iniziato a tremare. Non riuscivo neanche a chiamare i miei familiari. Sono anni che fanno i lavori sul ponte" ha raccontato all'Adnkronos, ancora sotto choc, Antonio Fontanino, 59 anni, titolare da 35 anni del distributore di benzina di via Fillak.
INCHIESTA - Ponte Morandi, soprannominato anche 'Ponte di Brooklyn' per la vaga somiglianza con il celebre ponte statunitense, ha una lunghezza di 1.182 metri e un'altezza al piano stradale di 45 metri. E' il viadotto che attraversa la Val Polcevera retto da 3 piloni in cemento armato che raggiungono i 90 metri di altezza. Il crollo si è verificato nel secondo tratto, verso il raccordo con l'autostrada A7. La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Il Comune di Genova in segno di cordoglio, solidarietà e vicinanza dell’intera comunità genovese ai parenti delle vittime ha proclamato per domani mercoledì 15 e giovedì 16 agosto due giornate di lutto cittadino.
MATTARELLA - "Questo è il momento dell’impegno comune, per affrontare l’emergenza, per assistere i feriti, per sostenere chi è colpito dal dolore, cui deve seguire un esame serio e severo sulle cause di quanto è accaduto - ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - Nessuna autorità potrà sottrarsi a un esercizio di piena responsabilità: lo esigono le famiglie delle tante vittime, lo esigono le comunità colpite da un evento che lascerà il segno, lo esige la coscienza della nostra società nazionale". "È una catastrofe - ha aggiunto il capo dello Stato - quella che ha colpito Genova e l’Italia intera. Su persone e famiglie inermi si è abbattuta una disgrazia spaventosa e assurda".
GOVERNO - Il premier Conte è atterrato all'aeroporto di Genova per una visita sui luoghi del disastro. Il presidente del Consiglio ha compiuto una prima verifica delle conseguenze provocate dal cedimento del ponte, quindi si è soffermato con le squadre dei soccorritori che hanno descritto gli interventi che sono stati compiuti sin dai momenti immediatamente successivi al disastro. "Una tragedia immane, perché è veramente scioccante vedere lamiere, un ponte crollato con le vittime che sono state estratte - ha detto Conte ai microfoni del Tg1 - Adesso dovremo accertare le cause, occorrerà del tempo. Una tragedia del genere è inconcepibile in un sistema moderno come il nostro, in un Paese moderno, quindi dobbiamo anche cercare di capire come evitare che tragedie del genere possano verificarsi in futuro".
Domani saranno a Genova anche il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, e il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. "La mia totale vicinanza in queste ore alla città" ha scritto Toninelli su Twitter. Poi al Tg1 il ministro ha sottolineato: "Non possono e non devono capitare in un Paese civile" questo tipo di tragedie. "Chi sarà responsabile - ha scandito - deve pagare fino all'ultimo". Il ponte ''se è crollato non era ben fatto. Se ci sono dei responsabili devono pagare'' ha ribadito in un'intervista a Rainews 24.
'È una tragedia immane'' ha dichiarato Di Maio che ha ringraziato i soccorritori ''incessantemente al lavoro''. "Andremo fino in fondo per accertare le responsabilità di questo disastro immane" ha affermato Salvini. "L'ho percorso centinaia di volte quel ponte lì, però adesso da cittadino italiano farò di tutto per avere nomi e cognomi dei responsabili passati e presenti perché è inaccettabile che in Italia si muoia così" ha sottolineato il titolare del Viminale. Poi, intervistato dal Tg2, ha rimarcato che "è compito del governo mettere in sicurezza quante più infrastrutture possibile. Se questo dovesse contrastare qualche vincolo di bilancio, qualche numeretto europeo, il diritto alla vita, il diritto al lavoro, il diritto alla salute, il diritto a viaggiare sicuri, come diceva anche il presidente Mattarella, viene prima".
Tra i primi a twittare della tragedia Sergio Battelli, deputato ligure e tesoriere del M5S Camera, che su Twitter ha postato il video girato nei pressi del luogo in cui è avvenuto il crollo. "Le immagini che arrivano da Genova - ha scritto il deputato - sono terrificanti. Il crollo del ponte Morandi è una tragedia di proporzioni immani".