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"Gabrielli porco comunista, pronto l'olio di ricino", bufera sul post del consigliere leghista Zaffiri

19 luglio 2015 | 18.00
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Bufera nel Consiglio Regionale delle Marche dopo che il vicepresidente Sandro Zaffiri (Lega Nord), ha postato su Facebook dichiarazioni particolarmente offensive nei confronti del prefetto di Roma Franco Gabrielli sul tema dei migranti. "Gabrielli un porco di un comunista al servizio del Pd attento che ti abbiamo segnato sul nostro elenco arriveremo, olio di ricino te ne daremo tanto", si legge sul post dell'esponente del partito di Salvini.

Commenti -"Le parole scritte sul profilo Facebook di Zaffiri non possono che essere condannate e stigmatizzate. Nessuno può permettersi di evocare pratiche fasciste, per di più se è un rappresentante delle istituzioni. É vergognoso e mi auguro possa quantomeno chiedere scusa al prefetto Gabrielli al quale va tutta la mia solidarietà e quella della giunta regionale per il lavoro che sta compiendo", scrive il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

"Proprio questa mattina ho letto le parole del padre di Raghad, la bambina morta su un barcone per mancanza di insulina e poi gettata in mare dalla sua famiglia. Una vicenda che non può lasciarci indifferenti. - aggiunge Ceriscioli -. Le Marche continueranno a fare la loro parte, la solidarietà tra i popoli è il principio fondante della nostra democrazia e chi va contro questo valore non merita di rappresentare il consiglio regionale. Evocare pratiche squadriste o continuare ad aizzare e stuzzicare istinti populisti come fa la Lega e Salvini, non contribuiscono in alcun modo a risolvere e mettere freno al fenomeno dell'immigrazione''.

Per il presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mastrovincenzol e parole pubblicate ieri su Fb da Sandro Zaffiri "sono gravissime". Sono amareggiato da parole che oltraggiano le istituzioni e, allo stesso tempo, fomentano intolleranza verso persone disperate che fuggono da guerre e miserie. Zaffiri - conclude Mastrovincenzo - è vicepresidente del Consiglio Regionale delle Marche, terra accogliente e solidale; il ruolo che ricopre non gli consente di superare il limite della decenza e del rispetto delle istituzioni".

“È inaccettabile e, francamente, riprovevole l’espressione adottata da Zaffiri contro il prefetto di Roma Gabrielli. Violare così prepotentemente il rispetto della persona e scadere nella becera e vile violenza verbale dimostra il limite, umano prima ancora che politico, del consigliere leghista". È questo il commento del segretario regionale del Pd Marche, Francesco Comi.

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