Sul nucleare "è un tema di cui occuparsi fra molti anni" perché "i tempi sono lunghi"
"Giorgia, come qualunque altro leader del centrodestra fosse chiamato a quel compito non avrà bisogno dei miei consigli". Lo ha detto il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi durante un'intervista a Telelombardia in merito alla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "Sa benissimo - ha concluso - che l'Europa e l'Occidente sono il nostro grande, insostituibile punto di riferimento".
NUCLEARE - "E' un tema del quale ci dovremo occupare fra molti anni, perché purtroppo i tempi sono lunghi" dice in merito a un possibile ritorno dell'energia nucleare in Italia. "Andrà risolto - ha continuato - con il consenso dei territori interessati, una volta che sia stato ben chiarito che con le nuove tecnologie la sicurezza sarà assoluta e l'impatto ambientale ridotto a zero. In compenso per le popolazioni interessate vi saranno grandi vantaggi, come l'energia a costo zero o quasi".
Berlusconi ha anche commentato la proposta del leader della Lega Matteo Salvini di costruire una centrale nucleare nel quartiere milanese di Baggio. "Nessun Paese al mondo - ha concluso il presidente di Forza Italia - costruirebbe una centrale nucleare in una zona non solo densamente abitata ma già satura di impianti industriali".
SANZIONI - Sulle sanzioni alla Russia è possibile che ci si possa discostare da quello che stanno facendo gli altri Paesi occidentali? "No assolutamente, siamo nella Nato nell'Europa e nell'occidente, dovremo assolutamente avere le stesse politiche degli Stati Uniti e dell'Europa" dice, poi, Berlusconi a a Casa Italia su Skytg24.
"Le sanzioni hanno fatto molto male alla Russia, il prodotto interno lordo della Russia è sceso di 10 punti, e questo ha aumentato la povertà. L'abbandono della Russia da parte delle società occidentali, ha provocato migliaia di disoccupati. Otre le sanzioni - aggiunge l'ex premier - la Russia era in rapporti molto cordiali con molti paesi europei tra cui l'Italia, oggi si trova tutti i paesi europei insieme contro di lei. Ha capovolto la situazione che avevo creato nel 2002 a Pratica di mare con la fine della guerra fredda".
"Non ci scosteremo nella maniera più assoluta dalle decisioni dell'Occidente, ma la situazione ci addolora fortemente".
DRAGHI - "Ha fatto bene a non farsi strumentalizzare. La sinistra, come fa spesso, ci ha provato. Hanno provato addirittura a convincere l'Italia che la responsabilità della caduta di Draghi sia nostra e non sia del M5S, alleati del Pd, che lo hanno fatto cadere, mentre noi gli abbiamo chiesto di andare avanti fino a fine legislatura" dice in merito al premier Mario Draghi e alla sua intenzione di non voler tornare a Palazzo Chigi per un eventuale secondo mandato.
"Oggi Draghi - ha continuato Berlusconi - si affanna a dire a tutto il mondo che l'Italia è un Paese stabile e affidabile e lo sarà anche in futuro, chiunque vinca le elezioni. Così parla un italiano, una persona responsabile che ama il suo Paese".
Il leader di Forza Italia ha concluso ribadendo che "il Partito democratico invece lo smentisce ogni giorno, annunciando il tracollo dell’Italia dopo la vittoria del centro destra. Non hanno davvero nulla in comune. Io naturalmente continuo ad essere convinto del grande valore di Draghi, che ho indicato io alla guida prima di Bankitalia e poi della Bce, che ho proposto io per primo come guida del governo di unità nazionale, e che mi auguro abbia anche in futuro un ruolo adeguato alla sua competenza e al suo prestigio".
LETTA - "Enrico Letta lo definisco disorientato: tutti i suoi progetti di alleanze sono svaniti, conduce ad una sicura sconfitta un partito che gliene chiederà conto, cerca di darsi un profilo di sinistra del quale non è intimamente convinto neanche lui". "Del resto - ha sottolineato - non invidio chi deve guidare oggi un Partito come quello democratico, in piena crisi di nervi perché sta per perdere il potere che ha gestito per oltre 10 anni senza aver mai vinto le elezioni".
CALENDA - Berlusconi ha anche parlato di Carlo Calenda, segretario del partito Azione. "Calenda - ha detto - è semplicemente velleitario. Si autodefinisce terza forza pur essendo il quarto gruppo, pensa di essere l’ago della bilancia e sarà invece del tutto ininfluente, guarda a sinistra ma si illude di prendere i voti della destra".
CONTE - Il presidente di Forza Italia ha concluso riferendosi al leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte definendolo "smemorato. Si è dimenticato, per fare campagna elettorale, del leale appoggio e della costruttiva collaborazione che gli abbiamo garantito in Italia e soprattutto in Europa, pur essendo all’opposizione, quando si trattava di fronteggiare la pandemia e di ottenere le risorse per il Pnrr". Berlusconi ha concluso sottolineando che "sono arrivati 200 miliardi, quasi 3.500 euro per italiano. Pensa davvero di essere stato lui? Pensa davvero che questo sarebbe stato possibile senza l’opera di persuasione che Antonio Tajani e io abbiamo svolto fra i colleghi leader del Ppe, a partire dalla signora Merkel?".